Aquilops | |
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Cranio di A. americanus | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Superordine | Dinosauria |
Ordine | † Ornithischia |
Sottordine | † Cerapoda |
Infraordine | † Ceratopsia |
Genere | † Aquilops |
Serie tipo | |
Aquilops americanus Farkë, 2014 |
L'Aquilops è un piccolo dinosauro erbivoro appartenente alla famiglia dei ceratopsidi, vissuto nel Cretaceo inferiore, circa 109-104 milioni di anni fa, in quello che è oggi il Nord America.
Nel 1997, il paleontologo Scott Madsen scoprì un cranio fossile parziale, nella provincia di Carbon County, nel sud del Montana. Durante la preparazione del campione, il paleontologo ipotizzò che il fossile potesse appartenere ad un altro dinosauro chiamato Zephyrosaurus. Solo in seguito a nuove analisi si scoprì che si trattava di una nuova specie.[1]
Nel 2014, le specie fu nominata e descritta dai paleontologi Andrew Farkë, W. Desmond Maxwell, Richard L. Cifelli, e Matt J. Wedel come Aquilops americanus. Il nome generico dell'animale deriva dal latino e sta per: "aquil" ossia "aquila" e ὤψ dal greco "ops" che vuol dire "faccia", in riferimento all'insolita forma del muso e del becco. Il nome specifico "americanus", invece, si riferisce al fatto che l'animale rappresenta la più antica specie di neoceratopside ritrovata in America.[2]
L'olotipo, (OMNH 34557), è stato trovato all'interno della Formazione Cloverly, formazione risalente a metà dell'Albiano. L'olotipo è composto da un teschio parziale e dotato di mascella. Il cranio apparteneva ad un individuo sub-adulto. La parte posteriore della testa e del palato sono le principali parti mancanti.[2]
Il cranio dell'animale è lungo 84,2 millimetri. L'olotipo appartenendo ad un esemplare sub-adulto non può dirci quale sia stata la stazza dell'animale da adulto. Ma, un confronto con una specie affine, indica che la lunghezza stimata per il cranio ritrovato, sarebbe stata il 60% della lunghezza di un adulto.[2] Wedel stimò quindi che un esemplare adulto dovesse raggiungere una lunghezza totale di 60 cm ed un peso di 1,5 kg.[2]
La caratteristica più distintiva dell’Aquilops è lo strano corno presente sul becco dell'animale. Secondo alcuni paleontologi il corno presente sul becco dell’Aquilops sarebbe lo stadio iniziale dei grandi corni nasali che compariranno nelle forme di ceratopsidi più avanzati come lo Styracosaurus o il Centrosaurus. È probabile che il corno dell’Aquilops fosse rivestito di un tegumento corneo e che probabilmente l'animale lo usava solo come display sessuale più che come arma di difesa o di attacco. Se ciò fosse vero significherebbe che l'evoluzione dei corni nasali era già presente nei generi più basali della famiglia dei ceratopsidi.[2]
Essendo un membro piuttosto primitivo della famiglia dei ceratopsidi, l’Aquilops è stato collocato nella sottofamiglia dei Neoceratopsia. Un'analisi cladistica mostra l’Aquilops come un membro basale della famiglia, ancora più basale del Leptoceratops gracilis, ma più recente del Liaoceratops yanzigouensis. I ceratopsidi più basali evolutisi dagli psittacosauridi, chiamati neoceratopsidi si evolsero in Asia: la presenza di un neoceratopside così primitivo in Nord America indica che durante le prime fasi dell'Albiano ci fu una precoce migrazione di alcuni generi dall'Asia al Nord America.[2]