Arik Brauer

Arik Brauer nel 2009

Arik Brauer, pseudonimo di Erich Brauer (in ebraico אריק בראואר?; Vienna, 4 gennaio 1929Vienna, 24 gennaio 2021[1]), è stato un artista austriaco, nato da genitori lituani-ebrei.

Brauer fu uno dei fondatori della Wiener Schule des Phantastischen Realismus (in italiano: Scuola viennese del realismo fantastico) assieme ad Ernst Fuchs, Rudolf Hausner, Wolfgang Hutter e Anton Lehmden.

Nel secondo dopoguerra studiò pittura e sviluppo interessi analoghi grazie alla altrettanto eclettica personalità del suo maestro Albert Paris von Gütersloh, che promosse la sua attività assieme a quella di Edgar Jene, Ernst Fuchs, Wolfgang Hutter, Rudolf Hausner, Anton Lehmden, e Fritz Janschka. Nonostante il gusto del mondo dell'arte tra gli anni cinquanta e sessanta vertesse sull'astrattismo, il successo del lavoro di Brauer nell'artigianato e nel surrealismo lo condusse a un'attenzione internazionale. Nel 1982 tenne svariate mostre personali negli Stati Uniti.

Brauer ha operato anche come progettista e architetto in Austria e in Israele. Le facciate e gli interni dei suoi edifici sono coperti di mosaici, murales e piastrelle dipinte. Inoltre è stato tra gli organizzatori del primo United Buddy Bears svoltosi in Austria nel 2002.

Sua figlia Timna Brauer è una nota cantante jazz.

Opere principali

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Arik-Brauer-Haus in Gumpendorferstraße a Vienna
Pfarre am Tabor a Vienna (1996)
  • Brauerhaus in Gumpendorferstraße a Vienna
  • Pfarre am Tabor a Vienna
  • Rathaus Voitsberg
  • Adamo ed Eva nel Giardino dell'Eden, facciata murale del Centro commerciale "Kastra" ad Haifa

Pubblicazioni

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Riconoscimenti

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  • Premio Città di Vienna per le Arti Visive (1979)
  • Medaglia d'Oro all'Onore per i Servizi resi alla Città di Vienna (2011)
Croce d'onore di I classe per le scienze e per le arti - nastrino per uniforme ordinaria
— 2002[2]
  1. ^ (DE) Künstler Arik Brauer im Alter von 92 Jahren gestorben, su orf.at, 25 gennaio 2021. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  2. ^ (DE) Replica ad un'interrogazione parlamentare (PDF), su Parlamento austriaco. URL consultato il 29 ottobre 2013.

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Collegamenti esterni

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