Arnaud Robert Jean[1] Desplechin (Roubaix, 31 ottobre 1960) è un regista e sceneggiatore francese.
Figlio di un rappresentante di commercio e di una casalinga,[2][3] Arnaud Desplechin è il secondo di quattro fratelli: la maggiore Marie (nata nel 1959) è una scrittrice di libri per l'infanzia e romanzi, mentre i gemelli Fabrice e Raphaëlle (nati nel 1963) sono rispettivamente attore nei film del fratello e sceneggiatrice cinematografica.[2]
Deciso a lavorare nel mondo del cinema sin da giovane,[4] frequenta i corsi di Serge Daney e Pascal Kané all'Università Paris III e riesce a farsi ammettere all'IDHEC al secondo tentativo, nel 1981.[5] Lì, però, si trova molto in difficoltà,[5] portando a termine nel corso della sua carriera universitaria solamente due cortometraggi, entrambi ispirati all'universo letterario del romanziere belga Jean Ray: Le Polichinelle et la Machine à coder (1983) e Le Couronnement du monde (1984).[3][6] Quel che lo aiuta a uscire dall'impasse è la scoperta di un altro appassionato di Ray, il regista Alain Resnais, che Desplechin definirà «il cineasta che mi ha toccato più profondamente» nel corso dei suoi studi.[6]
Laureatosi nel 1984 in "regia e riprese", comincia recitando e dirigendo la fotografia dei cortometraggi di ex compagni di corso dell'IDHEC come Pascale Ferran, Noémie Lvovsky ed Éric Rochant.[2][3][4] Esordisce nel lungometraggio co-sceneggiando assieme a Rochant l'esordio alla regia di quest'ultimo, Un mondo senza pietà (1989).[3]
Dopo una relazione nei primi anni novanta con l'attrice Marianne Denicourt, è divenuto il compagno della scrittrice e sceneggiatrice Florence Seyvos, con la quale ha avuto una figlia nel 2006.[2]
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