As We Were Dreaming | |
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Titolo originale | Als wir träumten |
Lingua originale | tedesco |
Paese di produzione | Germania, Francia |
Anno | 2015 |
Durata | 117 min |
Genere | drammatico |
Regia | Andreas Dresen |
Soggetto | Clemens Meyer |
Sceneggiatura | Wolfgang Kohlhaase |
Produttore | Peter Rommel |
Casa di produzione | Rommel Film |
Fotografia | Michael Hammon |
Montaggio | Jörg Hauschild |
Effetti speciali | Jordi Morera |
Scenografia | Susanne Hopf |
Costumi | Sabine Greunig |
Trucco | Antje Dahm, Grit Kosse, Uta Spikermann |
Interpreti e personaggi | |
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As We Were Dreaming è un film del 2015 diretto da Andreas Dresen.
Il soggetto è basato sul romanzo del 2006 Eravamo dei grandissimi di Clemens Meyer.
È stato presentato in concorso alla 65ª edizione del Festival di Berlino.
Dani, Mark, Rico, Paul e Pitbull trascorrono l'adolescenza nella Germania post-riunificazione tra birra, furti e atti vandalici. Nati nella DDR, i sogni e le ambizioni che avevano da bambini si scontrano con una realtà molto più dura di quella che avevano immaginato, in una nazione che dopo la caduta del muro prova a ritrovare il suo equilibrio.
La colonna sonora è stata pubblicata in Germania nel 2015 dall'etichetta Normal Records.[1]
Dopo l'anteprima del 9 febbraio 2015 al Festival di Berlino, il film è stato distribuito in Germania a partire dal 24 febbraio. In seguito è stato proiettato in altri festival internazionali, tra cui il Festival di Belgrado (6 marzo), l'Hong Kong International Film Festival (25 marzo), il Kaohsiung Film Festival di Taiwan (25 ottobre) e il Chicago International Film Festival (26 ottobre).[2]
Jay Weissberg della rivista Variety ha definito il film «un dramma che non scende a compromessi, impostato su un'energia anarchica ma che delude con la sua struttura lenta e la mancanza di freschezza».[3] Giudizi analoghi sono stati espressi da Boyd van Hoeij di The Hollywood Reporter, secondo il quale «sembra scorrevole ed è ben interpretato da un giovane cast di volti nuovi, ma non è mai armonico come narrazione, risultando sconnesso e senza direzione come le persone che ritrae»,[4] e Lucy Popescu, che sul sito CineVue scrive: «Le eccellenti performance dei giovani attori e la suggestiva fotografia di Michael Hammon sono la principale compensazione di una storia inesorabilmente desolante della giovinezza perduta».[5]
Nel 2016 il film è stato candidato per l'Orso d'oro al Festival di Berlino. Lo stesso anno, l'autore del montaggio Jörg Hauschild ha ricevuto una candidatura ai Deutscher Filmpreis.[6]