At-Tuwani comune | |
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arabo: ﺍﻟﻃﻮﺍﻧﻲ | |
Localizzazione | |
Stato | Palestina (Area C, sotto controllo militare ed amministrativo dell'esercito israeliano) |
Regione | Cisgiordania |
Governatorato | Hebron |
Territorio | |
Coordinate | 31°24′51″N 35°09′11″E |
Abitanti | 326 (2007) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
At-Tuwani (in arabo ﺍﻟﻃﻮﺍﻧﻲ o ﺍﻟتوانة?) è un villaggio palestinese nelle colline a Sud di Hebron, nell'Area C (controllo civile e militare israeliano[1]) dei territori palestinesi occupati della Cisgiordania. Il paese si trova pochi chilometri a sud-est della città di Yatta.
Nelle vicinanze si trovano l'insediamento israeliano di Ma'on (costruito a partire dal 1981), e l'avamposto di Havat Ma'on, costruito a 500 metri da At-Tuwani, e formalmente illegale non solo per il Diritto Internazionale delle Nazioni Unite, ma anche per la stessa legge israeliana.[2]
Gli abitanti di At-Tuwani sono in gran parte pastori ed agricoltori e vengono spesso attaccati dai coloni estremisti del movimento dei nazional-religiosi. Gli stessi bambini palestinesi che si recano alla scuola di At-Tuwani sono soggetti alle violenze dei coloni israeliani.[3] Nel 2004, dopo che un gruppo delle organizzazioni internazionali Christian Peacemaker Teams e Operazione Colomba, che aveva iniziato a scortare i bambini palestinesi, fu ferito vicino all'avamposto Ma'on Ranch[4][5], fu istituita una scorta armata dell'esercito israeliano per i bambini dei vicini villaggi di Tuba e Maghaeyr Al Abeed che si recavano ad At-Tuwani.[4][6] Comunque le scorte non funzionavano bene: a volte i soldati arrivavano troppo tardi e a volte non arrivavano.[4] Spesso, il gruppo fu attaccato in presenza dei soldati.[6] Nel 2008 i coloni israeliani eressero un cancello automatico a 300 metri dall'allevamento di polli dove si trovava il punto di incontro. L'esercito israeliano non protesse più i bambini palestinesi oltre il cancello argomentando che i loro fuoristrada non potevano oltrepassarlo, ma venne fuori che lo potevano fare nel caso volessero agire contro i palestinesi.[7]
Nel 2014, si può osservare ancora violenza sistematica contro i Palestinesi e gli osservatori dei diritti umani nella zona.[8]
Nonostante le violenze che la popolazione locale subisce da anni, la comunità di At-Tuwani e dei villaggi vicini è attiva in azioni non-violente per la fine dell'occupazione militare israeliana.
Nel 2010 il villaggio era privo di acqua corrente. Dopo che l'Associazione per i Diritti Civili in Israele e l'associazione Bimkom si erano unite agli abitanti per una petizione[9], i parlamentari israeliani Haim Oron (del partito Meretz) e Dov Khenin (del partito Hadash) si impegnarono nella richiesta al Ministero della difesa per collegare il villaggio all'acqua corrente: due mesi dopo, a luglio 2010, l'amministrazione civile annunciò che il villaggio sarebbe stato collegato.[10] A maggio 2011 era presente un collegamento alla rete idrica all'entrata del villaggio.[11] Ad agosto 2010 At-Tuwani fu collegato alla rete elettrica.[12]
La scuola, la moschea e alcune case sono soggette ad ordine di demolizione da parte delle autorità israeliane che controllano la zona. Il 2 aprile 2014, l'esercito israeliano e alcuni ufficiali dell'Ufficio di Coordinazione della Polizia di Frontiera e Distretto demolirono sei edifici di cemento ad At-Tuwani.[13] Il 2 marzo 2014, gli ufficiali e l'esercito avevano bloccato la costruzione di un nuovo asilo nel villaggio, confiscando i materiali da costruzione.[14]
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