Banco Popolare | |
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Stato | Italia |
Forma societaria | Banca popolare |
ISIN | IT0004231566 |
Fondazione | 1º luglio 2007 a Verona |
Fondata da | fusione fra il Banco Popolare di Verona e Novara e la Banca Popolare Italiana |
Chiusura | 1º gennaio 2017 (fusione con Banca Popolare di Milano e nascita di Banco BPM) |
Sede principale | Verona |
Settore | Bancario |
Dipendenti | 16.626 (2016) |
Slogan | «Io sono Popolare.» |
Sito web | www.bancopopolare.it |
Il Banco Popolare è stato un gruppo bancario di matrice cooperativa, il più grande in Italia, fino al 1º gennaio 2017, quando si fuse con la Banca Popolare di Milano per costituire il Banco BPM. Era caratterizzato da un forte radicamento locale, con 18.230 dipendenti, oltre 3 milioni di clienti e circa 1.800 filiali presenti in tutta Italia con l'eccezione dell'Alto Adige e dell'Abruzzo. Il suo codice ABI era lo 05034, mantenuto dal Banco BPM.[1]
Nacque ufficialmente il 1º luglio 2007 dalla fusione fra il Banco Popolare di Verona e Novara e la Banca Popolare Italiana.
I rapporti di cambio erano stati determinati in 1 azione del costituendo Banco per ogni azione di Bpvn e in 0,43 azioni del costituendo Banco per ogni azione di Bpi.
Nel 2010 ha superato lo "stress test" effettuato dal Committee of European Banking Supervisors (CEBS). Il test analizzava la solidità patrimoniale degli istituti bancari per verificare le capacità di resistenza alle crisi.
Al 4 febbraio 2011 risultava essere la decima banca italiana[2] nella classifica delle 15 banche più capitalizzate quotate sulla borsa italiana. Al 9 agosto 2011 risultava essere la settima banca italiana[2] secondo la classifica dei gruppi bancari italiani per capitalizzazione. Da luglio 2013 è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index[3].
Il 27 dicembre 2011 si sono fuse per incorporazione nel Banco Popolare le S.p.A. Banca Popolare di Verona - S. Geminiano e S. Prospero, Banca Popolare di Lodi, Banca Popolare di Novara, Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno e Banca Popolare di Cremona, e separatamente la Banca Popolare di Crema S.p.A.[4].
Il 1º giugno 2014 viene incorporato anche il Credito Bergamasco. La capogruppo controllava già le banche del gruppo, che rimangono radicate col proprio marchio nei loro territori storici.[1]
Il Banco Popolare è stato quotato presso l'indice FTSE MIB della Borsa Italiana, il paniere che racchiude le azioni delle 40 principali società italiane, dal 2 luglio 2007 al 30 dicembre 2016 quando ha chiuso ad un prezzo di 2,2920 € per azione corrispondente a una capitalizzazione di 1.897 milioni di euro.
Il 23 marzo 2016 viene siglato il protocollo d'intesa con la Banca Popolare di Milano (BPM) per l'integrazione delle due banche cooperative ratificato dal consiglio d'amministrazione del 24 maggio.
A giugno dello stesso anno come previsto dagli accordi, avviene un aumento di capitale da un miliardo di euro.
Il 15 ottobre l'assemblea straordinaria dei soci ha approvato con il 99,5% dei soci intervenuti la fusione con la Banca Popolare di Milano che è diventata efficace dal 1º gennaio 2017 quando è nato il Banco BPM S.p.A. I rapporti di cambio sono stati determinati in un'azione del costituendo Banco BPM ogni azione del Banco Popolare e in un'azione del costituendo Banco BPM ogni 6,386 azioni della Banca Popolare di Milano[5].
Visto che con la fusione il Banco Popolare da società cooperativa diventa una società per azioni è stato riconosciuto agli azionisti dissenzienti il diritto di recesso fissato in 3,156 € per azione.
Il Gruppo operava in Italia in tutti i settori dell'attività bancaria e finanziaria ed è presente anche in altri Paesi europei, con società controllate e filiali, e in Asia, mediante alcuni uffici di rappresentanza.
Il Banco Popolare aveva sede legale e amministrativa a Verona e sedi amministrative a Lodi e Novara ed aveva il ruolo, oltre che di capogruppo, anche di banca operativa. Essa era organizzata sulla base di un modello territoriale basato sulle Divisioni, esistenti nelle tradizionali aree storiche di presenza.
Il Banco BPM opera sul territorio di competenza dell'ex Banco Popolare, utilizzando le sue Divisioni territoriali, corrispondenti ai perimetri territoriali dei marchi storici e poste a presidio e coordinamento della rete distributiva, che sono quattro:[1]:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 148012574 · LCCN (EN) nb2010001141 · BNF (FR) cb16562169t (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-nb2010001141 |
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