Barnaby Rudge | |
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Titolo originale | Barnaby Rudge: A Tale of the Riots of Eighty |
Copertina di Phiz di un fascicolo mensile | |
Autore | Charles Dickens |
1ª ed. originale | 1841 |
1ª ed. italiana | 1945 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | inglese |
Barnaby Rudge: A Tale of the Riots of Eighty, noto semplicemente come Barnaby Rudge, è un romanzo storico di Charles Dickens, il primo da lui scritto, pubblicato a puntate dal febbraio a novembre del 1841. È ambientato all'epoca dei Gordon Riots del 1780.
Quando inizia a scrivere questo romanzo l'autore è già affermato e da pochi mesi ha fondato un settimanale, il Master Humphrey's Clock. Il romanzo esce a puntate sulle pagine di questo settimanale, e proprio con l'ultima puntata il settimanale chiuse i battenti. Sulla rivista apparve anche La bottega dell'antiquario.
Il libro naturalmente risente del metodo di pubblicazione a puntate, come quasi tutti i libri di Dickens. Il lettore esigeva ad ogni puntata la sua razione di commozione (con scene di miseria, di povertà, di ingiustizia) e di commedia (con personaggi sopra le righe, ridanciani, grotteschi, idioti o con scene comiche e spassose). Uno dei romanzi meno popolari di Dickens, sebbene il critico Peter Ackroyd lo abbia definito «uno dei romanzi più negletti, ma maggiormente gratificanti».
Fu adattato in due film muti, nel 1911 e 1915; del 1960 è la versione prodotta dalla BBC.
La trama del romanzo è basata sui disordini antipapisti del 1780, visti attraverso gli occhi del buon uomo del titolo, il ritardato mentale Barnaby Rudge. Il personaggio del fanatico Lord George Gordon è trattato con simpatia e compassione nel romanzo; Dickens lo descrive così:
«Questo signore è stato sincero nella sua violenza e nella sua convinzione d'intenti. Una natura incline ai falsi entusiasmi, e la vanità di essere un leader, sono state le sue qualità peggiori più evidenti. Tutto il resto è debolezza - debolezza pura, ed è la sorte infelice di fondo degli uomini deboli, che la loro simpatia, i sentimenti affettuosi, la confidenza, ecc... - tutte qualità che negli altri sono virtù - si tramutano in manie, o in vizi veri e propri.»
La prima parte del libro tratteggia con dettaglio la vita degli abitanti del piccolo villaggio di Epping Forest, appena fuori Londra, nell'anno 1775. Gli scenari del racconto sono la locanda Maypole Inn, casa Warren (la dimora signorile della famiglia Haredale) e la campagna circostante. Il racconto si apre il diciannove di marzo con il sinistro racconto di una morte violenta che ebbe luogo esattamente ventidue anni prima dell'inizio della storia. Durante questa prima parte, il libro esamina la vita in questo villaggio, compresi i rapporti interpersonali degli abitanti, nello stile tradizionale dickensiano. Alcuni degli elementi più importanti in questa prima sezione sono:
Nel capitolo 35, con l'arrivo a Maypole (il 19 marzo, 5 anni prima che la storia abbia inizio) di Lord George Gordon e dei suoi seguaci, la stabilità della vita del villaggio viene interrotta, riecheggiando la distruzione dei disordini che, in nome di Gordon, saranno causa di futuri disastri a Londra, e dei temi e personaggi che Charles Dickens costruì appositamente per far comprendere al lettore gli effetti avuti dai tumulti sulla società inglese. Un'altra sottile tattica per attirare l'attenzione del lettore sul modo in cui la storia si svolge, è il personaggio di Grip il corvo, con le sue osservazioni apparentemente senza senso, che spesso rivelano verità maggiori sulla storia, rispetto ai personaggi.
Il romanzo si conclude con una descrizione panoramica dei disordini, che durano per diversi giorni.
Al personaggio di Grip il corvo è ispirata la famosa poesia di Edgar Allan Poe, Il Corvo.[2] Poe scrisse una recensione di Barnaby Rudge per il Graham's Magazine dicendo, tra le altre cose, che il corvo avrebbe dovuto avere un ruolo più simbolicamente profetico nel romanzo.[3]