Battaglia dei Caraibi parte della Battaglia dell'Atlantico della seconda guerra mondiale | |
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Mappa dei Caraibi | |
Data | 1941 - 1945 |
Luogo | Mar dei Caraibi, Golfo del Messico |
Esito | Vittoria Alleata |
Schieramenti | |
Comandanti | |
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La battaglia dei Caraibi fu combattuta tra il 1941 e il 1945 tra le forze navali alleate, composte da unità navali statunitensi, cubane, britanniche, olandesi, contro la flotta sottomarina tedesca e italiana nell'omonimo tratto di mare.
L'azione delle forze sottomarine tedesche si svolse nel quadro dell'Operazione Paukenschlag, ossia l'attacco alla flotta mercantile alleata lungo le coste del Nord e del Centro America; esse, composte da «mute» di U-Boot Tipo IX, ed armate con più versatili siluri, avevano lo scopo di limitare od impedire l'afflusso di rifornimenti verso le forze alleate impegnate in Europa e, in particolare, a sabotare i rifornimenti di petrolio e di alluminio in partenza dai porti del Texas, del centro America e dalle raffinerie di Aruba, Curaçao (Antille Olandesi) e Trinidad.
Dopo i primi successi causati dalla sorpresa e dall'inesperienza dei comandanti americani, i sommergibili tedeschi riuscirono ad affondare 400 navi mercantili finché, con l'aumento dei mezzi e delle tecnologie (radar, Beacon per alta frequenza, bombe di profondità) a disposizione per il pattugliamento e il miglioramento delle tattiche di lotta antisommergibile da parte degli Alleati, gli attacchi al naviglio Alleato furono gradualmente ridotti finché, dopo la perdita di 17 unità e la diminuzione dei sommergibili a disposizione in Germania, l'ammiraglio Dönitz ordinò il definitivo ritiro del naviglio tedesco da quel teatro.