Belontia hasselti | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Perciformes |
Sottordine | Anabantoidei |
Famiglia | Osphronemidae |
Sottofamiglia | Belontiinae |
Genere | Belontia |
Specie | B. hasselti |
Nomenclatura binomiale | |
Belontia hasselti Cuvier, 1831 |
Belontia hasselti Cuvier, 1831 è un pesce di acqua dolce appartenente alla famiglia Osphronemidae ed alla sottofamiglia Belontiinae. È una delle due specie appartenenti al genere Belontia.
Si trova in paludi e torbiere di Indonesia, Malaysia, Sumatra, Giava, Sulawesi e Isole della Sonda, di solito vicino alle foreste[1].
Presenta un corpo compresso lateralmente, quasi ovale, alto e appena allungato; la testa è piccola, appuntita, con occhi grandi. La colorazione è marrone-verdastra con il ventre più chiaro, mentre le pinne, trasparenti, tendono al giallastro. Non supera i 20 cm[2]. Il dimorfismo sessuale non è particolarmente evidente: i maschi sono però più grossi e hanno le pinne più allungate[1]. In particolare lo sono la pinna dorsale e quella anale, che terminano in una punta, mentre le pinne pelviche sembrano diventare dei filamenti all'estremità e la pinna caudale è arrotondata.
Questo pesce ha un organo chiamato "labirinto" che gli permette di respirare l'aria oltre all'acqua e di sopravvivere quindi in acque poco movimentate e povere di ossigeno[1].
È generalmente solitario tranne che nel periodo riproduttivo durante il quale i maschi possono essere territoriali e molto aggressivi[1].
Ha una dieta molto varia, soprattutto carnivora, anche se include pure frammenti di piante. Si nutre di: pesci più piccoli, crostacei, anellidi e larve di mosche, moscerini e scarabei[3].
È oviparo e la fecondazione è esterna. Le uova, che possono arrivare ad essere anche 500-700[4], vengono deposte in un nido di bolle[2].
Questo pesce non viene pescato solo come alimento dalle popolazioni asiatiche, ma è anche abbastanza diffuso negli acquari[2].