William John Emmott, detto Bill (Dulverton, 6 agosto 1956), è un giornalista e saggista britannico.
Emmott ha studiato alla Latymer Upper School di Londra e quindi al Magdalen College dell'Università di Oxford dove ha conseguito un PPE (Philosophy, Politics, and Economics).
Corrispondente da Tokyo nel 1980, dal 1993 al 2006 è stato direttore della rivista britannica The Economist e durante tale periodo la rivista ha sempre criticato molto duramente Silvio Berlusconi definendolo "inadatto a governare"[1], posizione che continua a mantenere anche dopo il cambio al vertice.
È il solo vincitore straniero del Premio "È giornalismo".
Il 14 settembre 2010 firma il suo primo editoriale su La Stampa.
È coautore del documentario Girlfriend in a coma, realizzato con la regista Annalisa Piras, fortemente critico nei confronti di Silvio Berlusconi. Una sua presentazione al MAXXI di Roma, inizialmente prevista per il 13 febbraio 2013, è stata spostata a dopo il voto alle elezioni politiche del 2013. Ciò ha suscitato le critiche dell'autore che ha parlato di censura[2].
Dopo aver pubblicato i bestseller Forza, Italia – Come ripartire dopo Berlusconi[3] e Good Italy, Bad Italy, Bill Emmott ha tradotto questa sua urgenza di raccontare il declino italiano in un suo progetto personale.
Nel 2011-2012 è coautore e narratore del documentario Girlfriend in a Coma, che guarda all'Italia e ai suoi ultimi 20 anni di crisi. Il film è diretto dalla giornalista e regista Annalisa Piras ed è stato prodotto da Springshot Productions[4].
Girlfriend in a Coma nasce dalla profonda esplorazione della società italiana da parte di Emmott, che è voce oggettiva ed esterna insieme a quella della regista, che invece fornisce il punto di un'italiana, una delle tante ad aver lasciato l'Italia durante l'era berlusconiana.
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