Il Blériot-SPAD S.61, citato anche semplicemente come SPAD S.61, era un caccia monomotore biplano sviluppato dall'azienda francese Blériot-SPAD nei primi anni venti e prodotto, oltre che dalla stessa, in Polonia su licenza da Centralne Warsztaty Lotnicze (CWL) e Państwowe Zakłady Lotnicze (PZL).
Sviluppato contemporaneamente al Blériot-SPAD S.51 per rispondere ad una specifica dell'Armée de terre, l'esercito francese, le autorità militari gli preferirono l'S.51 tuttavia venne acquistato dalle aeronautiche militari di Polonia e Regno di Romania.
- S.61/1 - prototipo destinato alle valutazioni francesi.
- S.61/2 - versione di produzione in serie destinata a Polonia e Romania.
- S.61-bis - conversioni dall' S.61/2
- S.61/3 - prototipo caratterizzato dall'apertura alare ridotta, realizzato in un solo esemplare.
- S.61/4 - prototipo equipaggiato con un motore Lorraine-Dietrich 12Ee
- S.61/5 - versione equipaggiata con un motore Hispano-Suiza 12Gb, realizzata in tre esemplari.
- S.61/6 - prototipo, conversione in aereo da competizione dell' S.61-bis
- S.61/6a - conversione equipaggiata con un motore a W Lorraine W-
- S.61/6b - conversione dell' S.61/6a dotata di un serbatoio supplementare per partecipare all'edizione del 1924 della Coupe Michelin.
- S.61/6c - versione realizzata per il tentativo conquistare il record di velocità mondiale, distrutta durante il tentativo.
- S.61/6d - versione realizzata per il tentativo non riuscito di conquistare il record mondiale di velocità.
- S.61/7 - versione equipaggiata con un compressore meccanico Rateau realizzata per il tentativo non riuscito di conquistare il record mondiale di altitudine.
- S.61/8 - conversione dell' S.61/5 rimotorizzato con un Hispano-Suiza 12Hb.
- S.61/9 - versione modificata dell' S.61/6d realizzata per partecipare all'edizione del 1929 della Coupe Michelin.
- S.61 SES - ultimo sviluppo dell' S.61 caratterizzato dall'adozione di un'ala di nuovo disegno, rimasto allo stadio di prototipo.
Francia
- utilizzato solo in test di valutazione.
Polonia
Romania
- (PL) Andrzej Glass, Polskie konstrukcje lotnicze 1893-1939, Warszawa, WKiŁ, 1977.
- (EN) William Green, Gordon Swanborough, The Complete Book of Fighters, Londra, Salamander Books Ltd, 2001, ISBN 1-84065-269-1.
- (PL) Andrzej Morgała, Polskie samoloty wojskowe 1918-1939., Warszawa, Wydawnictwo MON, 1972, pp. 85-88.
- (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, Londra, Studio Editions, 1989, ISBN 0-517-10316-8.
- (EN) Maksim Starostin, Bleriot-SPAD 61, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 9 ottobre 2012.
- (FR) Bruno Parmentier, SPAD S-61/1, su Aviafrance, http://www.aviafrance.com/, 26 novembre 2001. URL consultato il 9 ottobre 2012.
- (FR) Bruno Parmentier, SPAD S-61/2, su Aviafrance, http://www.aviafrance.com/. URL consultato il 9 ottobre 2012.
- (RU) Blériot-SPAD S.61, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 9 ottobre 2012.