Deriva dal greco Καλόγερος (Kalogeros), composto da καλός (kalós, "bello" o, in greco moderno, "buono") e da γέρων (geron, "uomo anziano", "vecchio") e dal significato letterale di "bel vecchio", "buon vecchio", "che ha una bella vecchiaia"[1][2][3][4][5][6][7]; il primo elemento si ritrova anche nei nomi Calliope, Callinico, Callimaco e Calimero, mentre il secondo in Gerasimo e Geronzio. Non manca, comunque, chi interpreta il secondo elemento con il greco kéros ("corno"), per cui il nome significherebbe "bel corno"[7].
Storicamente, in ambito greco-ortodosso, va precisato che il termine era utilizzato come appellativo per monaci ed eremiti, andando a tradurre termini quali "frate" o "monaco"[1][3][5][6], significato che si conserva correntemente nel greco moderno.
Il nome è tradizionalmente diffuso e caratteristico della Sicilia, grazie al culto di san Calogero, monaco ed eremita presso Sciacca[3][5][7]; in provincia di Agrigento Calogero è il terzo nome maschile più diffuso[8], ma è ben attestato anche in tutto il resto dell'isola.
L'onomastico viene festeggiato il 18 giugno in onore di san Calogero, monaco taumaturgo ed eremita in Sicilia[7][9][10]. Con lo stesso nome si ricordano anche, alle date seguenti: