Charidotella sexpunctata | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Coleopteroidea |
Ordine | Coleoptera |
Sottordine | Polyphaga |
Infraordine | Cucujiformia |
Superfamiglia | Chrysomeloidea |
Famiglia | Chrysomelidae |
Sottofamiglia | Cassidinae |
Tribù | Cassidini |
Genere | Charidotella |
Specie | C. sexpunctata |
Nomenclatura binomiale | |
Charidotella sexpunctata (Fabricius, 1781) | |
Nomi comuni | |
Scarabeo tartaruga d'oro |
Lo scarabeo tartaruga d'oro (Charidotella sexpunctata (Fabricius, 1781)) è un coleottero della famiglia dei Crisomelidi.
L'adulto misura 5–7 mm di lunghezza. Sono di vari colori, dal rosso-marroncino fino ad un dorato lucente, per questo vengono chiamati insetti d'oro. Le ali sono trasparenti donando tridimensionalità al corpo e ulteriore rifrazione al colore del corpo[non chiaro]. Se toccati cambiano colore. Il colore comunque cambia anche durante lo sviluppo e durante le varie fasi della vita, come nel periodo dell'accoppiamento. Il meccanismo alla base del cambiamento di colore non è ancora noto ma si sa che a condizionarlo è il livello d'idratazione del corpo.
Se toccati, questi coleotteri passano dal dorato lucente ad un marrone rossastro, forse un meccanismo di difesa per quegli insetti attirati dalle cose che brillano. Fanno finta di essere morti quando sono disturbati.
Le uova vengono disposte a grappoli sulla parte inferiore delle foglie, ad occuparsene è l'esemplare femmina. L'uovo schiude in 10-15 giorni. Allo stato larvale sono spinosi, giallastri o bruno-rossastri. Anche la pupa (due o tre settimane dopo) è spinosa, di colore marrone, e dopo una o due settimane diventa un esemplare adulto.[1]
La larva è in grado di proteggersi dai piccoli predatori (come le formiche) grazie ad una struttura a scudo chiamato "scudo fecale", ma rimane vulnerabile agli emitteri e altri predatori più grandi.
Predatori più noti: Reduviidae, Pentatomidae, Nabidae, Coccinellidae. La vespa Tetrastichus cassidus e la mosca tachinide Eucelatoriopsis dimmocki sono due parassiti protelici di questo coleottero.
Vivono nelle foglie delle piante delle Convolvulaceae, di cui si nutrono abitualmente in tutti gli stadi della loro vita. Piante ospite più comuni: Convolvulus, bella di giorno, Ipomoea batatas.
Sono note due sottospecie: ssp. bicolor e ssp. sexpunctata.[2]