Maria Cristina Mariani Dameno, coniugata Boeri[1] (Milano, 19 giugno1924 – Milano, 9 settembre2020), è stata una designeritaliana nota con il nome di Cini Boeri. Allieva e collaboratrice di Gio Ponti, e professionista in proprio dal 1963, è stata un'architetta la cui cifra creativa ha sempre teso a privilegiare la funzionalità del progetto rispetto alla sua estetica, nonché l'autonomia dell'occupante delle abitazioni da lei disegnate.
Sposò il noto neurologo Renato Boeri dal quale si separò nel 1965[2].
Nel 1979 vinse il premio Compasso d'oro per il divano Strips[3], disegnato nel 1968 per Arflex ed esposto presso la collezione permanente della Triennale di Milano. Il divano nacque dal proposito di progettare un sistema di sedute di facile produzione e facile vendita e seguì all'esperimento del divano Serpentone, costituito da una struttura schiumata integrale da vendere a metri.
Partecipò nel 1986 alla mostra Progetto domestico all'interno della XVII Triennale di Milano.
Tenne conferenze nelle più importanti istituzioni accademiche mondiali: l'Università di Berkeley, il Nucleo del Desenho Industrial di San Paolo, il Collegio degli Architetti di Rio de Janeiro, la Cranbrook School di Detroit, la Southern California Institute of Architecture e il Pacific Design Center di Los Angeles.
Premio Roscoe New York (1984), Premio Design Stoccarda (1985 e 1990), Medaglia d'oro "Apostolo del design" Milano (2003), Premio "Dama d'argento" - Poldi Pezzoli Milano 2006, Premio "Milanodonna" Milano (2007), "Piramidi dell'Accademia Italiana" Firenze (2008), "The IIC Lifetime Archievement Award" Los Angeles (2008), Good Design Award Chicago (2008).
Figli di Cini Boeri sono Sandro, Stefano e Tito, rispettivamente giornalista, architetto ed economista.
È morta nella sua casa di Milano il 9 settembre 2020, all'età di 96 anni.[4]
Il 2 novembre 2020 il suo nome è stato iscritto nel Famedio di Milano[5].
Cini Boeri, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
Roberta Mercuri, Cini Boeri, su Catalogo dei viventi 2015, scheda aggiornata al 9 febbraio 2014. URL consultato il 24 aprile 2016 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2016).