Common People

Common People
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaPulp
Pubblicazione22 maggio 1995
Durata5:50 (album version)
4:17 (radio edit)
Album di provenienzaDifferent Class
GenereBritpop
EtichettaIsland Records
ProduttoreChris Thomas
Registrazione18–24 gennaio 1995 al The Town House, Londra
Certificazioni
Dischi di platinoRegno Unito (bandiera) Regno Unito (2)[1]
(vendite: 1 200 000+)
Pulp - cronologia
Singolo precedente
The Sisters EP
(1994)
Singolo successivo
Mis-Shapes
(1995)

Common People è un brano musicale della band britannica Pulp, pubblicato nel 1995 come primo singolo estratto dall'album Different Class. Raggiunse la seconda posizione nella Official Singles Chart.

Nel 2015, in un sondaggio tra i lettori della rivista statunitense Rolling Stone, è stata decretata miglior canzone Britpop, seguita da Don't Look Back in Anger degli Oasis.[2]

La canzone parla di coloro che vengono percepiti dal cantautore come persone di ceto sociale benestante che vogliono a tutti i costi far parte della "gente comune" e che ritengono "chic" la povertà. Questo fenomeno è comunemente indicato come "turismo di classe". Gli autori del brano sono i membri della band Nick Banks, Jarvis Cocker, Candida Doyle, Steve Mackey e Russell Senior.

L'idea per il testo della canzone giunse a Jarvis Cocker prendendo spunto da una studentessa d'arte di nazionalità greca che il cantante dei Pulp aveva conosciuto quando frequentava il Central Saint Martins College of Art and Design nel 1988.

Nel corso di un'intervista del 2012 su BBC Radio 5 Live, Cocker raccontò di aver fatto una chiacchierata con la ragazza al bar della scuola ma, nonostante fosse fisicamente attratto da lei, trovò alcuni aspetti del suo carattere irritanti. Ricordò che a metà della conversazione, lei gli disse, con un certo tono snobistico, di volersi trasferire a Hackney (un sobborgo di Londra) per vivere come le "persone comuni". Cocker utilizzò questa frase come punto di partenza per scrivere una canzone enfatizzando un po' i toni per ottenere un miglior effetto drammatico.[3]

Nel maggio 2015, il settimanale greco Athens Voice suggerì che la ragazza citata nella canzone fosse da identificarsi con Danae Stratou, moglie di Yanis Varoufakis, ex ministro del governo greco. La signora Stratou aveva effettivamente frequentato il St. Martins tra il 1983 e il 1988.[4] Cocker non ha mai né confermato né smentito la notizia.

Cocker abbozzò la prima versione del pezzo su una piccola tastiera Casiotone MT-500 da lui acquistata in un negozio a Notting Hill. Fin da subito pensò che la melodia "fosse abbastanza orecchiabile", ma non stette a rifletterci troppo sopra.[5] Quando la fece ascoltare agli altri componenti del gruppo, molti di loro non furono granché entusiasti: Steve Mackey disse che la canzone gli ricordava troppo Fanfare for the Common Man degli Emerson, Lake & Palmer.[6] Candida Doyle fu l'unica a notare il potenziale del brano, e disse che sarebbe potuto essere un singolo di successo.[7] Quindi Cocker scrisse il testo ispirandosi a sue esperienze personali. La canzone venne eseguita in pubblico per la prima volta al Reading Festival dell'agosto 1994.

7" vinile giallo
  • Data pubblicazione: Novembre 1996
  1. Common People (7" Edit) – 4:08
  2. Underwear – 4:05
12" vinile
  1. Common People (Full Length Version) – 5:51
  2. Underwear – 4:05
  3. Common People (Motiv 8 Club Mix) – 7:50
  4. Common People (Vocoda Mix) – 6:18
CD single 1 / Cassetta
  1. Common People (Full Length Version) – 5:51
  2. Underwear – 4:05
  3. Common People (7" Edit) – 4:08
  1. ^ (EN) Common People, su British Phonographic Industry. URL consultato il 12 marzo 2023.
  2. ^ (EN) Andy Greene, Andy Greene, Readers' Poll: The 10 Best Brit-Pop Songs, su Rolling Stone, 13 maggio 2015. URL consultato il 28 marzo 2021.
  3. ^ Jarvis Cocker explains the truth behind 'Common People', su bbc.co.uk, BBC Radio 5 Live, 11 ottobre 2012. URL consultato il 14 maggio 2013.
  4. ^ Is the mystery woman in Pulp's 'Common People' really Greek finance minister Yanis Varoufakis' wife?, su The Independent.
  5. ^ The Story of... Pulp's Common People, 10:11 mins in
  6. ^ The Story of... Pulp's Common People, 11:17 mins in
  7. ^ The Story of... Pulp's Common People, 12:00 mins in

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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