Dario Cataldo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Dario Cataldo al Tour de France 2017 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 175[1] cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 64[1] kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadra | Lidl-Trek | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 14 aprile 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dario Cataldo (Lanciano, 17 marzo 1985) è un ciclista su strada italiano che corre per il team Lidl-Trek. Professionista dal 2007[1], in carriera ha vinto una tappa alla Vuelta a España, una al Giro d'Italia e i campionati italiani a cronometro nel 2012.
Inizia a pedalare con il team Pedale Teate Free Bike, società che l'accompagnerà dalle prime esperienze tra i Giovanissimi fino al 2003, ultimo anno nella categoria Juniores[2]. Nel 2006, al terzo anno tra gli Under-23, vestendo la divisa dell'Associazione Monsummanese Ciclistica, Cataldo vince il Baby Giro e la Coppa Lanciotto Ballerini[1]. Viene inoltre convocato in Nazionale per la prova in linea di categoria ai mondiali di Salisburgo (conclude 117º).
Passa professionista nel 2007 con il team Liquigas. Si mette presto in evidenza, classificandosi terzo al Rund um den Henninger-Turm e quarto al Giro del Veneto; è inoltre decimo al Tour de l'Avenir in Francia, con due successi di tappa e le vittorie nella classifica a punti e in quella scalatori. Nel 2008 non ottiene particolari risultati, e nel 2009 si trasferisce tra le file della squadra belga Quick Step. Quell'anno si piazza quarto allo sprint nella tappa di Valdobbiadene al Giro d'Italia e quinto al Gran Premio Bruno Beghelli.
Nel 2010 partecipa ancora al Giro d'Italia, sfiorando il successo (chiude secondo) nella tappa dell'Aquila; è poi secondo anche nel campionato italiano a cronometro, dietro a Marco Pinotti. In ottobre ottiene il primo successo in Italia da pro: si aggiudica infatti, in volata ristretta, il Gran Premio Bruno Beghelli[3].
Nel 2011 è il capitano della Quick Step al Giro d'Italia, ma non va oltre il dodicesimo posto nella graduatoria finale; nel finale di stagione è invece tredicesimo al Giro di Lombardia.
Nel 2012 si classifica di nuovo dodicesimo al Giro d'Italia. In giugno si laurea quindi campione nazionale a cronometro, superando per soli due secondi il tricolore uscente Adriano Malori[4]. Partecipa alla Vuelta a España vincendo la sedicesima tappa il 3 settembre dopo una lunga fuga con Thomas De Gendt.
Nel 2013 cambia squadra andando alla britannica Sky Procycling, non cogliendo alcun piazzamento. L'anno successivo vince la cronometro al Settimana Internazionale di Coppi e Bartali, mentre al Giro d'Italia transita per primo da solo sulla Cima Coppi di quell'edizione (Passo dello Stelvio) in una tappa storica per la Corsa Rosa, poiché per la prima volta, vi è stato il passaggio sia sul Gavia, sia sullo Stelvio, nella medesima tappa.
Nel 2015 si accasa alla Astana Pro Team, divenendo un gregario fidato. Nel 2018 vince la classifica degli scalatori al Critérium du Dauphiné. Nel 2019, al suo decimo Giro d'Italia, al termine di una lunghissima fuga a due con Mattia Cattaneo, di oltre 200 km, sul traguardo di Como, vince la sua prima frazione alla Corsa rosa.
Nel 2020 passa alla squadra spagnola Movistar assieme all'italiano Davide Villella.
Dal 2022 corre per la Trek-Segafredo, sesta squadra del ciclista dopo Liquigas, Quick Step, Sky, Astana e, nei due anni precedenti, Movistar. Dopo gli 81 giorni di corsa del 2022, il contratto con la squadra italo-americana è esteso fino al 2024[5], restando con la squadra per le stagioni 17 e 18.
Nel marzo del 2023, durante la prima tappa della Volta a Catalunya, resta coinvolto in una grave caduta a poco più di 5 chilometri dalla conclusione. Riporta almeno 7 fratture tra cui alla clavicola e al femore, subendo anche un collasso ad un polmone. Ad agosto dello stesso anno, torna in sella nella Classica di Amburgo.