Davide Villella | ||||||||||||||||||||||||||||
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Davide Villella alla Freccia del Brabante 2015 | ||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 182 cm | |||||||||||||||||||||||||||
Peso | 66 kg | |||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2022 | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al 21 gennaio 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||
Davide Villella (Magenta, 27 giugno 1991) è un ex ciclista su strada italiano, professionista dal 2014 al 2022 e vincitore della classifica scalatori alla Vuelta a España 2017.
Nato a Magenta, cresce a Sant'Omobono Terme in Valle Imagna; inizia a gareggiare in bicicletta con il Gruppo Ciclistico Almenno San Bartolomeo,[1] società che lo accompagna fino al 2009, al secondo e ultimo anno tra gli Juniores.
Nella categoria Under-23 gareggia nel 2010 con la De Nardi-Colpack-Bergamasca, per poi passare nel 2011 al Team Colpack[1]. Il 2012 è una stagione ad alto livello per il giovane bergamasco, vincitore di undici corse, tra cui il Trofeo Città di Brescia, due tappe al Giro della Regione Friuli Venezia Giulia e due al Giro Ciclistico Pesche Nettarine di Romagna: Villella ottiene così di firmare un contratto biennale con la Liquigas-Cannondale valido a partire dal 2014. Preferisce comunque rimanere tra gli Under-23 anche nel 2013[1], rendendosi protagonista di un'altra buona annata, con le vittorie nella classifica generale del Giro della Valle d'Aosta e nel Piccolo Giro di Lombardia.
Nell'estate 2013 partecipa come stagista con la maglia della Cannondale (ex Liquigas) allo USA Pro Cycling Challenge, corsa professionistica americana, dove si mette in mostra andando in fuga in una tappa. Dopo la gara mondiale Under-23 in Toscana, nella quale è autore una buona prova, pur non andando oltre il sesto posto, gareggia nuovamente con i professionisti al Giro dell'Emilia e alla Coppa Sabatini, salendo in entrambi i casi sul terzo gradino del podio e facendosi notare come uno dei giovani corridori italiani più promettenti[2].
Nel 2014 debutta da professionista con la squadra italiana Cannondale, con cui già nel 2012 aveva firmato un contratto di due anni[1]. In primavera coglie il sesto posto al Trofeo Laigueglia, mette quindi in mostra le sue doti di scalatore conquistando la classifica dei gran premi della montagna al Giro dei Paesi Baschi, corsa a tappe spagnola. Dopo avere disputato la Classiche delle Ardenne, portandole a termine tutte e tre, partecipa al Giro d'Italia ma è costretto a ritirarsi nel corso della sesta tappa a causa di una caduta, nella quale si procura la sublussazione della testa dell'omero della spalla sinistra[3].
Rientrato alle corse, in agosto ottiene un secondo posto di tappa e il quarto finale all'Arctic Race of Norway. Successivamente si classifica sedicesimo (all'esordio) al Giro di Lombardia e sesto alla Coppa Sabatini. Per il 2015 viene quindi messo sotto contratto dal nuovo Team Cannondale-Garmin, nato dalla fusione tra Cannondale e Garmin-Sharp: in stagione partecipa al Giro d'Italia e alla Vuelta a España, e si classifica decimo alla Milano-Torino.
Nel 2016, dopo una buona Vuelta a España a supporto di Andrew Talansky, viene convocato da Davide Cassani per la prima edizione dei campionati europei Elite in sostituzione dell'infortunato Gianluca Brambilla[4]. Nella gara in linea scatta a 1200 metri dal traguardo, nel tratto in salita, superando il compagno Moreno Moser che precedentemente era andato in fuga; viene però superato dal gruppo dei migliori a 300 metri dal traguardo e conclude la gara in trentunesima posizione[5]. Partecipa poi al Giro di Lombardia, aiutando il capitano Rigoberto Urán, e nonostante numerosi chilometri al servizio del colombiano (poi terzo) chiude al quinto posto. Il 23 ottobre 2016 vince per distacco la Japan Cup, sua prima affermazione nel professionismo, scattando all'ultimo giro.[6]
Nel 2017 conquista la maglia a pois della classifica scalatori alla Vuelta a España.[7]