Nella penisola coreana vengono parlati diversi dialetti coreani. Essa è estremamente montagnosa e ogni "zona dialettale" corrisponde strettamente ai confini naturali tra le varie regioni della Corea. I nomi della maggior parte dei dialetti traggono origine da una delle otto province tradizionali coreane. Uno, tuttavia, si distingue particolarmente dagli altri tanto da essere considerato una lingua a sé stante, la lingua di Jeju.
La Corea con i suoi confini naturali montuosi determina la presenza di molteplici dialetti locali minori. Essendo presenti alcune chiare distinzioni, è utile definire una chiara classificazione dei dialetti. Una classificazione comune, introdotta originariamente da Shinpei Ogura nel 1944 e adattata successivamente da altri autori, identifica sei aree dialettali.[1][2]
Parlato nella regione della provincia di Hamgyong (Kwanbuk e Kwannam), nella parte nordest della provincia di Pyongan e nella provincia Ryanggang della Corea del nord, così come anche a Jilin, Heilongjiang del nordest della Cina, in Russia, Uzbekistan e Kazakistan della precedente Unione Sovietica. Nove vocali: otto appartenenti alla lingua standard con l'aggiunta della ö.
Parlato a Pyongyang, nella provincia di Pyongan e Chagang, nonché nel vicino Liaoning della Cina. Rappresenta la base della lingua standard della Corea del nord.
Di solito divisi secondo i confini provinciali:
Parlato nella provincia di Gyeongsang (Yeongnam) della Corea del Sud, che comprende le città di Busan, Daegu e Ulsan. Questo dialetto è facilmente distinto da quello di Seul perché l'intonazione è più varia. Sei vocali: i, e, a, eo, o, u.
Viene parlato nella provincia di Jeolla, della regione sudcoreana di Honam, comprendente la città di Gwangju. Dieci vocali: i, e, ae, a, ü, ö, u, o, eu, eo.
Parlato nell'isola di Jeju al largo della costa sud ovest della Corea del sud e spesso viene considerata una lingua a sé stante.[4] Le nove vocali della lingua coreana media, includono arae-a (ɔ). Potrebbero esserci anche consonanti aggiuntive.
Alcuni linguisti hanno suggerito che una delle aree dialettali più lontana dovrebbe essere separata dai dialetti del nord est.[5]
Parlata nella regione storica Yukchin, che si trova nella parte più a nord della provincia Hamyong del nord, è molto lontana da P'yŏng'an, ma ha molto di più in comune con quest’ultima regione che con i circostanti dialetti appartenenti a Hamyong.[6] Non essendo stata influenzata dai cambiamenti maggiori della lingua coreana, si sono conservati dei tratti distintivi della lingua coreana media. Questa è l'unica lingua coreana tonale conosciuta.
Una recente analisi statistica di questi dialetti suggerisce che la struttura gerarchica all'interno di essi è incerta, e quindi non esiste alcuna prova quantitativa a favore dell'ipotesi di una "relazione genealogica" tra di loro.[7]
Alcuni ricercatori classificano i dialetti coreani in dialetti dell'ovest e dialetti dell'est. Rispetto alla lingua coreana media, i dialetti dell'ovest hanno preservato le vocali lunghe, mentre i dialetti dell'est hanno conservato l'intonazione e gli accenti.[8] La lingua parlata nell'isola di Jeju e alcuni dialetti parlati in Corea del nord non hanno alcuna distinzione tra la lunghezza della vocale o il tono.[8] Ma i dialetti del sud-est e i dialetti del nord-est potrebbero non essere genealogicamente legati gli uni agli altri.
In Corea del Sud, il coreano standard è definito dall'Istituto Nazionale della Lingua Coreana come "il linguaggio moderno di Seul adottato dalla maggior parte delle persone colte". In pratica, tende a includere peculiarità linguistiche che non sono esclusive di Seul.
In Corea del Nord, la proclamazione d’adozione della lingua ufficiale afferma che il dialetto di Pyongang, parlato nella capitale omonima e nei luoghi limitrofi, debba costituire la base per la lingua standard nordcoreana (Munhwaŏ); tuttavia, in pratica, rimane fermamente radicato nel dialetto di Gyeonggi, il quale è stato lingua standard nazionale per secoli.[6]
Nonostante le differenze linguistiche tra le due Coree, le due lingue standard sono ancora ampiamente intellegibili. Una differenza notevole tra le divergenze è la mancanza di anglicismi e di altri prestiti stranieri nel coreano del nord, dovuta all'isolazionismo e al Juche (ideologia nazionale nordcoreana, tradotta usualmente con "fiducia in sé stessi") e che quindi prevede l'adozione di parole in puro coreano oppure inventate dai coreani in sostituzione di esse.[9]
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