Secondo la scansione presente già nel First Folio e poi divenuta tradizionale, le opere di William Shakespeare sono state suddivise in tre categorie: tragedie, commedie e drammi storici.
I drammi storici sono solitamente descritti come opere basate sulle vite di alcuni re d'Inghilterra, tanto che ne restano esclusi altri drammi che pure descriverebbero vicende di personaggi storici, solitamente tutti inclusi nelle tragedie shakespeariane.[1]
La fonte principale di queste opere è la Cronaca della storia inglese di Raphael Holinshed.
Le opere di Shakespeare mettono a fuoco solo una piccola parte della vita dei personaggi e spesso omettono eventi significativi a favore del dramma.
Shakespeare visse sotto il regno di Elisabetta I, l'ultima esponente della dinastia Tudor, e i suoi drammi storici sono spesso considerati come una propaganda a favore dei Tudor, perché mostrano i pericoli della guerra civile e celebrano i fondatori della dinastia Tudor. In particolare, il Riccardo III raffigura l'ultimo membro della rivale dinastia degli York come un malvagio mostro, mentre dipinge il suo usurpatore Enrico VII con termini splendenti. La parzialità politica è evidente anche nell'Enrico VIII, che finisce con un'esuberante celebrazione per la nascita di Elisabetta. Comunque, la celebrazione shakespeariana dei Tudor in queste opere è meno importante rispetto allo spettacolare declino del mondo medioevale. Inoltre, alcuni dei drammi storici - e in particolare Riccardo III - evidenziano che il mondo medioevale è finito quando l'opportunismo e il machiavellismo si sono infiltrati nella politica. Evocando con nostalgia il tardo Medio Evo, queste opere descrivono l'evoluzione politica e sociale che portò ai metodi attuali del governo dei Tudor, cosicché è possibile considerare i drammi storici come critica parziale della società.
Per anno (ipotetico) di composizione:
"Guerra delle due rose" è una locuzione utilizzata per descrivere la lotta dinastica tra le due casate Lancaster e York.
Quasi tutti i drammi storici unanimemente attribuiti a Shakespeare[2] hanno a che fare con questo conflitto: in ordine cronologico, le vicende dei sovrani Riccardo II, Enrico IV, Enrico V, Enrico VI e Riccardo III.
Non c'è nessuna prova che queste opere furono concepite dall'autore come un unico ciclo. Comunque nel ventesimo e ventunesimo secolo ci sono state numerose rappresentazioni teatrali di:
L'intero ciclo è stato anche trasposto al cinema:
La seconda tetralogia è stata la base del film Chimes at Midnight (in Europa intitolato Falstaff) diretto ed interpretato da Orson Welles.
Nell'episodio della serie TV West Wing - Tutti gli uomini del Presidente, Posse Comitatus, il Presidente Josiah Bartlet assiste ad uno spettacolo intitolato Guerra delle due rose, che includeva delle scene prese dall'Enrico VI, parte 1 e 3.
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