E io mi gioco la bambina (Little Miss Marker) è un film del 1980 diretto da Walter Bernstein e interpretato da Walter Matthau, Tony Curtis e Julie Andrews.
È il remake di Little Miss Marker, un film del 1934 diretto da Alexander Hall che aveva come interpreti Adolphe Menjou e Shirley Temple.
New York anni '30 del 1900. Il burbero "Tristezza" Jones, gestore di una sala scommesse ippiche, accetta in pegno da un accanito giocatore la sua piccola figlia. Dopo aver perso tutto il suo denaro nelle corse di cavalli, il giocatore si suicida, lasciando la bambina a Tristezza. Quest'ultimo è costretto a prendersi cura della piccola, a cui poco a poco si affeziona, e che tratta sempre più come una figlia.
Un gangster locale, Blackie, costringe Tristezza ad aiutarlo a mettere in piedi un casinò nella villa di Amanda, amante e debitrice di Blackie. Amanda si affeziona immediatamente alla bambina, ma ha continui screzi con Tristezza. Poco a poco, però, i due scoprono di amarsi, suscitando la gelosia di Blackie.
Il film è stato prodotto dalla Universal Studios.[1] Le scene sono state girate a Santa Rosa (California).[2]
La tagline per il film è:
Il film è stato distribuito in diversi paesi, con titoli e date differenti:[3][4]
Il film su IMDb ottiene un punteggio di 6.3/10,[5] mentre su MYmovies 2.98/5.[6]