Ha svolto campagne di scavo e di ricerca archeologia in Israele (soprattutto nel deserto del Neghev), in Spagna, Francia ed altri paesi europei. In base ai risultati dei suoi ritrovamenti nella penisola del Sinai ha avanzato la tesi che il Monte Sinai biblico non sia da individuare nel Gebel Katherina, ma in località Har Karkom[1]. Questa tesi è stata al centro di numerosi dibattiti.[senza fonte]
Negli anni cinquanta inizia le sue spedizioni in Val Camonica, che permetteranno la riscoperta di decine di migliaia di incisioni rupestri, rendendo questa valle il polo d'arte rupestre più importante d'Europa.
Nel 1964 fonda il Centro Camuno di Studi Preistorici, a Capo di Ponte, istituzione che ha lo scopo di studiare l'arte preistorica e tribale e contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale collegato.
Collabora frequentemente con numerose testate informative, come Avvenire.