Nel 1911 ottenne la medaglia d'oro della Accademia dei XL. Nella relazione di conferimento del premio, Vito Volterra scrisse che più di uno tra gli otto gruppi di lavori presentati sarebbe stato sufficiente per farglielo vincere.
Partecipò come volontario alla prima guerra mondiale e morì a Subida, nel 1917, in un disperato tentativo di frenare l'avanzata nemica dopo la disfatta di Caporetto. Francesco Tricomi disse che lo «si può considerare uno dei maggiori matematici italiani»[1] e molti concordano nel ritenere la sua morte prematura - e un destino simile spettò a molti altri giovani matematici italiani, fra cui Ruggiero Torelli e Luciano Orlando - come il più grave tributo pagato dalla Matematica italiana alla grande guerra.[2][3]
Eugenio Elia Levi, Sulle equazioni lineari alle derivate parziali totalmente ellittiche, in Rendiconti della Reale Accademia dei Lincei, Classe di Scienze Fisiche, Matematiche, Naturali, Serie V,, vol. 16, n. 12, 1907, pp. 932–938, JFM38.0403.01.
Eugenio Elia Levi, Opere (Collected Works), Roma, Edizioni Cremonese (distributed by Unione Matematica Italiana), 1959,1960, pp. XX + 418 (Volume I), 448 (Volume II), MR0123464, Zbl0091.00108. Due volumi che raccolgono i lavori di Eugenio Elia Levi in una veste tipograficamente corretta. Vengono emendati sia errori di stampa sia sviste dell'autore. Una raccolta dei lavori originali è disponibile online presso l'Internet Archive: Eugenio Elia Levi, Mathematical papers, Los Angeles, UCLA, p. 782 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2008).
^Questa sezione è basata principalmente sulla rassegna Picone (1959), dove le ricerche scientifiche di Levi sono ben riassunte. Qualche informazione è tratta dai commenti di Guido Fubini in Fubini e Loria (1918).
^Si vedano i due lavori Levi (1910) e Levi (1910). Da notare che Levi tratta delle funzioni di due variabili complesse, ma i suoi calcoli possono essere estesi a funzioni dipendenti da un qualunque numero finito di variabili, come egli dice esplicitamente. Si noti anche che Levi non utilizza la derivata di Wirtinger.
^ A. Bejancu, Parametrix method, Springer-Verlag, 2001.
Salvatore Coen, Beppo Levi: una biografia, in Beppo Levi (a cura di), Opere. Volume I: 1897–1926, Bologna, Edizioni Cremonese (distribuito da Unione Matematica Italiana), 1999, pp. XIII-LIV, Zbl1054.01520. Si tratta di un ampio lavoro biografico di quasi 40 pagine. Una versione precedente venne pubblicata come Salvatore Coen, Beppo Levi: la vita, in Salvatore Coen (a cura di), Seminari di geometria, Università di Bologna, Italia, 1991–1993, Bologna, Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Matematica, 1994, pp. 193–232, MR1265762, Zbl0795.01022. e contiene interessanti informazioni sulla famiglia e sui rapporti con il fratello Beppo Levi
Guido Fubini e Gino Loria, Eugenio Elia Levi (1883–1917), in Bollettino di Bibliografia e Storia delle Scienze Matematiche, vol. 20, 1918, pp. 38–45, JFM46.0019.07. Questa, scritta da Guido Fubini e Gino Loria, è la più nota fonte biografica su Eugenio Elia Levi.
Gino Loria, Panegirico di un Eroe. Commemorazione del Prof. Eugenio Elia Levi pronunziata nell'aula magna dell'Università di Genova addì XXIX maggio MCMXVIII, Sestri Ponente, S. L. A. G. / Bruzzone e C., 1918, p. 31. Opuscolo contenente la commemorazione pronunciata da Gino Loria all'Università di Genova il 28 maggio 1918.
Alessandro Padoa, Eugenio Elia Levi, in Bollettino della Mathesis, vol. 9, dicembre 1917, pp. 89–92.
G. F. Tricomi, Eugenio Elia Levi, in Matematici italiani del primo secolo dello stato unitario, Memorie dell'Accademia delle Scienze di Torino. Classe di Scienze fisiche matematiche e naturali, series IV, I, 1962, p. 120, Zbl0132.24405. URL consultato il 25 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2011). Disponibile online sul sito della Società Italiana di Storia delle Matematiche..
Giuseppe Vitali, Eugenio Elia Levi, in Bollettino della Mathesis, vol. 9, dicembre 1917, pp. 86–89.