Euthamia (Nutt.) Cass., 1825 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae (North American lineage) e sottotribù Gutierreziinae.[1][2][3]
Il nome del genere (Euthamia) deriva dal greco "eu-" (= bene o buono), e "thamees" (= affollato), quindi "ben affollato" in riferimento alla dalla densa sinflorescenza.[4]
Il nome scientifico del genere è stato definito dai botanici Thomas Nuttall (1786-1859) e Alexandre Henri Gabriel de Cassini (1781-1832) nella pubblicazione " Dictionnaire des Sciences Naturelles, dans lequel on traite méthodiquement des différens êtres de la nature, considérés soit en eux-mêmes, d'aprés l'état actuel de nos connoissances, soit relativement à l'utilité quén peuvent retirer la médecine, l'agriculture, le commerce et les arts. Strasbourg. Edition 2" ( Dict. Sci. Nat., ed. 2. [F. Cuvier] 37: 471) del 1825.[5]
Portamento. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo erbaceo perenne con un indumento da glabro a scabro.[6][7][8][9][10][2]
Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. La parte sotterranea è rizomatosa.
Foglie. Le foglie, tutte cauline, sono disposte in modo alternato e sono sessili. La lamina è semplice con forme da lineari a lineari-lanceolate e con 1 o 3 - 5 nervature parallele. Sulla superficie possono essere presenti dei punti ghiandolari.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da diversi capolini raccolti in formazioni più o meno piatte e corimbose. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a turbinate o emisferiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, con forme da ovate a oblunghe, apici ottusi e a consistenza cartacea, sono disposte in modo più o meno embricato e scalato su 3 - 5 serie. Il ricettacolo talvolta è peloso; la forma è piatta o da convessa a conica.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, con forme da oblunghe a strettamente turbinate e affusolate spiraleggianti, sono lateralmente compressi con 2 - 4 nervature; la superficie è strigosa. Il pappo è formato da una serie di setole.
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Le specie di questo genere sono distribuite in America del Nord e naturalizzate in Europa.[3]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]
La tribù Astereae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae) comprende circa 40 sottotribù. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
Il genere Euthamia (insieme alla sottotribù Gutierreziinae) è incluso nel lignaggio "North American lineage".[2] In precedenti trattazioni le specie di questo genere erano descritte all'interno della sottotribù Solidagininae.[10] In base a ricerche di tipo filogenetico il genere di questa voce, nell'ambito della sottotribù, occupa una posizione più o meno centrale insieme ai generi Amphiachyris, Gutierrezia e Gymnosperma.[17]
I caratteri distintivi del genere sono:[10]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[10]
Questo genere ha 13 specie:[3]
Sul territorio italiano è presente la specie, esotica naturalizzata, Euthamia graminifolia (L.) Nutt. (nome comune: verga d'oro). L'altezza massima della pianta è di 3 - 15 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita rizomatosa (H rhiz); il tipo corologico è Canada e USA; l'habitat tipico sono gli ambienti umidi nella brughiera; in Italia è una specie rara e si trova in Piemonte fino ad una quota di 250 m s.l.m..[18]