Eva Speyer

Eva Speyer
Foto di Alexander Binder (1920)

Eva Speyer, conosciuta anche come Eva Speyer-Stöckel e Eva Ebert (Berlino, 24 agosto 1882Mombasa, 13 agosto 1975), è stata un'attrice tedesca che lavorò soprattutto per il cinema muto[1].

Dopo aver studiato recitazione alla scuola di Maria Seebach (1829-1897), fece il suo debutto teatrale a Hirschberg nel 1904. Nel 1905, recitò a Poznań e, quindi, al teatro di Düsseldorf. Nel 1909, si recò in tournée negli Stati Uniti dove si esibì a Milwaukee e a New York.

Tornata in Germania nel novembre 1910, riprese a recitare nei teatri tedeschi, lavorando soprattutto a Berlino. Spinta dall'attore Paul Otto, decise di cimentarsi anche con il cinema, quel nuovo mezzo di spettacolo che si stava diffondendo con grande successo commerciale anche in Germania. In poco tempo, Eva Speyer diventò una delle dive più affermate del cinema muto tedesco, impersonando sovente sullo schermo donne coinvolte in vicende dai toni tormentati e melodrammatici.

Negli anni venti, ormai quarantenne, le furono affidati di preferenza ruoli di supporto. Sposata con l'attore Otto Stoeckel, ne assunse in nome. Era conosciuta, infatti, anche come Eva Speyer-Stoeckel.

A causa dei suoi antenati in parte ebraici, Eva Speyer fu bandita dal cinema dai nazisti nel 1933. Nel 1935 emigrò nell'Africa orientale, dove visse con le sue due figlie. Dal 1968 visse a Mombasa dove morì il 13 agosto 1975 all'età di 92 anni.[2]

La filmografia è completa[3].

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