Fairchild C-123 Provider

Fairchild C-123 Provider
Un C-123 dell'USAF nel 1966.
Descrizione
Tipoaereo da trasporto militare
Equipaggio4
CostruttoreStati Uniti (bandiera) Chase Aircraft
Stati Uniti (bandiera) Fairchild Aircraft
Data primo volo14 ottobre 1949
Data entrata in servizio1º settembre 1954
Utilizzatore principaleStati Uniti (bandiera) USAF
Altri utilizzatoriStati Uniti (bandiera) USCG
Esemplari307[1]
Altre variantiStroukoff YC-134
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza23,25 m (76 ft 3 in)
Apertura alare33,53 m (110 ft 0 in)
Altezza10,39 m (34 ft 1 in)
Superficie alare113,62 (1 223 ft²)
Peso a vuoto16 042 kg (35 366 lb)
Peso max al decollo27 215 kg (60 000 lb)
Capacità60 soldati, 50 lettighe o 11 000 kg (24 000 lb)
Propulsione
Motore2 radiali Pratt & Whitney R-2800-99W
2 turbogetto General Electric J85-GE-17
Potenza2 500 hp (1 865 kW) ciascuno
Spinta2 850 lbf (12,7 kN) ciascuno
Prestazioni
Velocità max367 km/h (228 mph, 198 kt) a 3 050 m (10 000 ft)
Velocità di stallo152 km/h (95 mph, 83 kt)
Velocità di crociera278 km/h (173 mph, 150 kt)
Velocità di salita6,2 m/s (1 220 ft/min) "One engine failed"
Autonomia5 280 km (3 280 mi, 2 852 nmi) (max)
Raggio di azione1 666 km (1 035 mi, 899 nmi) a carico massimo
Tangenza6 430 m (21 100 ft) "OEO"
Notedati riferiti alla versione C-123K Provider

i dati sono estratti da:
The Observer's Book of Basic Aircraft: Military (dimensioni)[2]
Jane's All The World's Aircraft 1969-70 (pesi e prestazioni)[3]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il Fairchild C-123 Provider era un bimotore da trasporto tattico ad ala alta prodotto principalmente dall'azienda statunitense Fairchild Aircraft durante gli anni cinquanta e sessanta.

Utilizzato principalmente dall'United States Air Force (USAF) durante la guerra del Vietnam restò in servizio anche dopo il conflitto in diverse aeronautiche militari mondiali.

Storia del progetto

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Il C-123 venne pensato inizialmente con il nome di MS-Avitruc ("Camion dell'aria") dalla C.A.C., specializzata in alianti d'assalto e trasporto. Presto il nome venne cambiato in XC-123, e da qui il mezzo decollò per la prima volta nell'ottobre 1949. Ma passarono altri tre anni, molti per l'epoca, prima che l'USAF lo prendesse in considerazione come aeroplano da trasporto leggero e ne ordinò 5 esemplari.

Ma l'incapacità della ditta originaria di soddisfare in fretta tale ordine fece passare il progetto alla Fairchild, che alla fine del 1953 assunse il comando del programma. Alla fine di una fase di sviluppo, che vide l'allungamento della coda con una pinna dorsale di grandi dimensioni, il C-123 volò finalmente nella sua forma definitiva nel 1954.

Il nuovo aereo venne ordinato in 302 esemplari destinati al TAC (Tactical Air Command).

Un C-123 Provider della USCG in decollo
Un C-123K

Il C-123, nella sua versione tipica C-123B, era un aereo da trasporto tattico, con una struttura che è stata presa a lungo come modello per i successivi aerei tattici. La struttura era in lega leggera, la ali erano ad alto allungamento, di struttura semplice, a pianta rettangolare anche se con leggero angolo sia in entrata che in uscita. Le ali erano sistemate in posizione alta sulla tozza fusoliera, che era caratterizzata da un tozzo muso e una lunga coda, con la fusoliera marcatamente rialzata nel settore posteriore. Questo terminava con un piano di coda orizzontale, e uno verticale, alto e con un lungo bordo d'attacco per migliorare la stabilità.

Il vano di carico poteva trasportare 7,2 tonnellate e poteva trasportare sia personale che materiali pesanti, grazie alla rampa di carico posteriore.

I motori, la principale differenza rispetto agli alianti che erano la specialità della C.A.C., erano due radiali Pratt & Whitney R-2800 da 2500 cavalli, muniti di elica tripala metallica a passo variabile.

Impiego operativo

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I C-123 furono degli aerei assolutamente tipici della Guerra del Vietnam, dove diedero il meglio di sé. I loro compiti erano quello di trasporto tattico, per i quali la loro semplicità e la robustezza erano doti apprezzate. D'altro canto, i motori radiali non davano un buon rapporto potenza peso (5000 cavalli contro 28 tonnellate) e il problema venne risolto grazie ai 2500 kg di spinta dei due turbogetti; ma questo era solo un passaggio intermedio verso la vera soluzione, l'adozione di motori turboelica.

In Vietnam operò anche la versione UC-123K, armato dell'Agent Orange defoliante alla diossina con cui intere foreste furono devastate per togliere "copertura" ai Vietcong. Attualmente, foreste e popolazioni stanno ancora pagando l'effetto delle migliaia di tonnellate di tali prodotti tossici allora usati per scopi bellici.

Durante la guerra le migliaia di ore di volo ridussero presto la vita utile dei C-123B, e così pochi esemplari erano ancora operativi al termine della stessa. Alcuni, tuttavia, erano ancora in servizio con alcuni reparti della Air Force Reserve ai primi anni ottanta.

I C-123 vennero anche usati per altri compiti: alcuni, come tutti gli altri trasporti tattici della guerra (inclusi gli An-2 vietnamiti) vennero armati con funzioni di cannoniera volante, ma di essi si conosce molto poco. Altri erano gli NC-123K, equipaggiati di radar, sensori TV ed altro ancora per cercare di trovare il nemico durante gli spostamenti notturni.

Molte delle versioni studiate non ebbero seguito, è ma è comunque interessante citarle:

  • YC-123D: versione dotata di sistema di soffiaggio dello strato limite, che migliorava le prestazioni STOL
  • YC-123E: dotato di fusoliera galleggiante per essere usato come una sorta di idrovolante
  • YC-123H: dotato di pneumatici speciali, carrello a carreggiata larga, due turbogetti J85 ausiliari sotto le ali
  • C-123K: 180 esemplari vennero dotati di due turbogetti J85 ausiliari in gondole subalari e miglioramenti all'impiantistica. Spesso erano dotati anche di serbatoi ausiliari sotto l'ala.
  • C-123J: dotato addirittura di sei reattori ausiliari, ideato per operare in climi artici, con elevatissime prestazioni di decollo e atterraggio corti
  • UC-123K: dotato di irroratori per agenti defolianti
  • N-123K: dotato di sensori per la sorveglianza notturna
Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita
Brasile (bandiera) Brasile
  • Força Aérea Brasileira
2 esemplari rivenduti alla compagnia aerea VARIG
Cambogia (bandiera) Cambogia
Corea del Sud (bandiera) Corea del Sud
El Salvador (bandiera) El Salvador
Filippine (bandiera) Filippine
Laos (bandiera) Laos
Taiwan (bandiera) Taiwan
Thailandia (bandiera) Thailandia
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Venezuela (bandiera) Venezuela
Vietnam del Sud (bandiera) Vietnam del Sud

Cultura di massa

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Velivoli comparabili

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Italia (bandiera) Italia
  1. ^ Fairchild C-123 Provider in Military Factory.
  2. ^ Green 1967, pp. 214-215.
  3. ^ Taylor 1969, pp. 323-324.
  • (EN) The Illustrated Encyclopedia of the World's Modern Military Aircraft, London, Salamander Books, 1977, ISBN 0-86101-010-8.
  • (EN) John Andrade, U.S. Military Aircraft Designations and Serials since 1909, Leicester, UK, Midland Counties Publications, 1979, ISBN 0-904597-22-9.
  • (EN) Charles A. Boerschig Jr., Black Spot Special Activities Report, Ubon, Thailand, Black Spot Task Force, 1969.
  • (EN) Larry Davis, Gunships: A Pictorial History of Spooky, Carrollton, Texas, Squadron/Signal Publications, 1982.
  • (EN) William Green, The Observer's Basic Book of Aircraft: Military, London, Frederic Warne, 1967.
  • (EN) William Green, Gerald Pollinger, The Aircraft of the World, London, Macdonald, 1955.
  • (EN) Bill Gunston, The Encyclopedia of the World Air Power, New York, Crescent Books, 1980, ISBN 0-517-53754-0.
  • (EN) Bill Gunston (ed.), The Illustrated Encyclopedia of Commercial Aircraft, New York, Exeter Books, 1980, ISBN 978-0-89673-077-9.
  • (EN) John T. Halliday, Flying Through Midnight, London, New Scribner/Lisa Drew Book, 2007, ISBN 978-0-7432-7488-3.
  • (EN) C.M. Smith, History of the Black Spot Task Force, 29 July 1968–11 May 1969, Eglin Air Force Base, Florida, Black Spot Task Force.
  • (EN) John W. R. Taylor, Jane's All The World's Aircraft 1969–70, London, Sampson Low, Marston & Company, 1969, ISBN 0-354-00051-9.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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