Federico Bruno (Concordia, 18 giugno 1993) è un mezzofondista argentino.
Bruno ha debuttato internazionalmente nel 2008 ai Campionati sudamericani allievi, classificandosi quarto nei 1 500 metri piani.[1] Nel 2011 gareggia nelle competizioni seniores conquistando una medaglia di bronzo ai Campionati sudamericani di Buenos Aires,[2] medesimo anno in cui prende parte ai Giochi panamericani del Messico. Oltre al successo nelle competizioni regionali giovanili, Bruno ha conquistato nel 2014 ai Giochi sudamericani del Cile la medaglia d'oro[3]. A livello mondiale ha preso parte nel 2016 ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016 nella maratona, portando a termine la sua gara nonostante una lesione;[4] nel 2017 la vittoria dell'oro ai Campionati sudamericani del Paraguay gli hanno permesso di prendere parte al suo primo Mondiale.[5]
Dopo aver vinto una medaglia di bronzo ai Giochi sudamericani del 2018 di Cochabamba, a due anni di distanza torna nella città boliviana conquistando la medaglia d'oro nei primi Campionati sudamericani indoor.[6]
- 2021
- Oro ai campionati argentini, 1500 m piani - 3'38"21
- 2022
- Oro ai campionati argentini, 1500 m piani - 3'38"52
- 2016
- 13º alla Maratona di Amburgo ( Amburgo) - 2h15'40"
- 2017
- ^ (EN) South American Youth Championships 2008, su wjah.co.uk, 1º dicembre 2012. URL consultato il 16 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2013).
- ^ (EN) Cerra wins ninth Hammer Throw title in Buenos Aires – South American Champs Day 2, su worldathletics.org, 4 giugno 2011. URL consultato il 16 maggio 2020.
- ^ (ES) Federico Bruno da a Argentina el oro en los 1.500 metros, su lainformacion.com, 14 marzo 2014. URL consultato il 16 maggio 2020.
- ^ (ES) Una lesión obliga a Federico Bruno a llegar 'de lado', su marca.com, 21 agosto 2016. URL consultato il 16 maggio 2020.
- ^ (ES) Federico Bruno oro y Mundial en 1500, su cada-atletismo.org, 23 giugno 2017. URL consultato il 16 maggio 2020.
- ^ (ES) Atletismo: Medalla de oro para Federico Bruno en Cochabamba [collegamento interrotto], su diarioelsol.com.ar, 2 febbraio 2020. URL consultato il 16 maggio 2020.