È anche cronista letterario dell'ebdomadario Jeune Afrique, della rivista Économia e della radio marocchina Médi 1.
È stato insignito del Goncourt pour la nouvelle e il suo romanzo Le tribolazioni dell'ultimo Sijilmassi, pubblicato in Italia da Del Vecchio Editore, ha vinto in Francia il prestigioso premio Jean Giono e ha ottenuto grande riconoscimento di critica e pubblico anche in Italia.
Les Dents du topographe (Julliard, 1996): cronaca di un giovane in Marocco, un racconto che marca un rifiuto dell'ordine stabilito e un sentimento di distacco dalla propria patria. Prix Découverte Albert-Camus.
De quel amour blessé (Julliard, 1998): storia di un amore impossibile tra un magrebino di Parigi e la figlia di un ebreo. Prix Méditerranée des lycées, prix Radio-Beur FM.
Méfiez-vous des parachutistes (Julliard, 1999) : un ritratto comico della società marocchina attraverso la vita di due personaggi strampalati.
La Meilleure Façon d'attraper les choses (Yomad, 2001). Album per ragazzi illustrato da Pierre Léger. Prix Grand Atlas 2005[4].
Le Maboul (Julliard, 2000) : silloge di racconti che sono altrettante satire della società marocchina.
(NL) Verbannen woorden (Vassalucci, 2002) : raccolta di poesie che ha fatto parte della selezione del Gran premio olandese di poesia (C. Buddingh'-Prijs)[5].
La Fin tragique de Philomène Tralala (Julliard, 2003).