«Solo la pena necessaria è giusta. La pena è per noi un mezzo per raggiungere uno scopo. L'idea dello scopo postula però l'adattamento del mezzo al fine e la massima parsimonia nella sua applicazione. Questa esigenza ha particolare valore per quanto concerne la pena, essendo essa infatti un'arma a doppio taglio: tutela dei beni giuridici attuata attraverso la lesione degli stessi.»
Franz von Liszt (Vienna, 2 marzo 1851 – Seeheim, 21 giugno 1919) è stato un giurista tedesco.
Esperto penalista e filosofo del diritto, fu eletto al Reichstag. Cugino del più celebre compositore Franz Liszt, insegnò nelle università di Gießen, Halle, Marburgo e alfine Berlino (1899).[1] Nella concezione di Liszt il crimine va osservato come fenomeno puramente sociale (scuola sociologica), e da qui deriva il concetto di prevenzione sociale: il reo deve essere sottoposto ad un'acuta difesa sociale in modo da eliminare ogni manifestazione criminosa. Fondatore di varie riviste, diresse dal 1888 un Istituto di Criminologia.
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