Frederick Lorz

Fred Lorz
NazionalitàStati Uniti
Altezza172 cm
Peso69 kg
Atletica leggera
SpecialitàMaratona
SocietàMohawk Athletic Club
Palmarès
OroMaratona di Boston1905
 

Frederick G. Lorz, detto Fred (New York, 5 giugno 1884New York, 4 febbraio 1914), è stato un maratoneta statunitense, famoso soprattutto per aver tagliato per primo il traguardo della maratona alle Olimpiadi di Saint Louis 1904 barando, cosa che lo portò alla squalifica. Successivamente, vinse in modo regolare la maratona di Boston del 1905.

Tesserato per il Mohawk Athletic Club di New York, Lorz faceva il muratore e per questo motivo doveva allenarsi di notte dopo il lavoro. Aveva già partecipato alla maratona di Boston del 1903 e del 1904, piazzandosi rispettivamente in quarta e quinta posizione. Ottenne la possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Saint Louis 1904 grazie a un buon piazzamento in una gara su una distanza di circa 14,5 km, che si tenne a New York il 13 agosto 1904, poco tempo prima della maratona olimpica di Saint Louis, in programma il 30 agosto.[1][2]

La maratona olimpica del 1904

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La partenza della maratona olimpica del 1904. Frederick Lorz è il numero 31
Alcuni atleti durante la maratona olimpica

Alla maratona olimpica di Saint Louis fu il primo a tagliare il traguardo: venne acclamato come vincitore e la figlia dell'allora presidente degli Stati Uniti Roosevelt, Alice, gli mise in testa una corona d'alloro. Poco dopo fu però squalificato: grazie ad alcuni testimoni oculari si seppe infatti che dopo circa 14 km dall'inizio della gara Lorz era salito su un'automobile guidata dal suo allenatore e con essa aveva percorso oltre 17 km. Aveva infine percorso gli ultimi 10 km a piedi, entrando nello stadio tra il tripudio della folla. Lorz venne squalificato e poco dopo radiato a vita dalle competizioni, mentre vincitore della gara fu proclamato lo statunitense Thomas Hicks.[Nota al testo 1][3][4][5][6][7][8][9]

Gli anni successivi

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La radiazione di Lorz tuttavia l'anno successivo venne amnistiata, quando fu chiaro che quella dell'atleta statunitense era stata più una trovata goliardica che un reale tentativo di barare. Pare infatti che Lorz non avesse fatto granché per nascondere il suo viaggio in auto e avesse anzi a volte ironicamente salutato i concorrenti ancora in gara mentre li sorpassava.[Nota al testo 2] Lorz dal canto suo sottoscrisse una dichiarazione in cui si scusava e affermava di non aver avuto l'intento di commettere una frode.[3][5][7][8]

La riammissione consentì a Lorz di partecipare alla prestigiosa maratona di Boston del 1905 e vincerla (stavolta senza trucchi).[1][2][6][10] Lorz continuò la sua attività di maratoneta fino al 1910. Morì a 29 anni, nel 1914, a causa di una polmonite.[11]

Altre competizioni internazionali

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1905

Note al testo

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  1. ^ Lo stesso Hicks peraltro aveva avuto una gara assai atipica: a un certo punto l'allenatore, vedendo Hicks ormai esausto, gli aveva somministrato un beverone di albume d'uovo, brandy e stricnina, una sorta di doping, che tuttavia ai tempi non era ancora vietato dal regolamento.
  2. ^ Lorz affermò di essere salito sull'automobile semplicemente perché aveva deciso di ritirarsi, ma a dieci chilometri dallo stadio l'auto si era guastata e lui era stato costretto a proseguire a piedi: solo in quel momento gli era venuto in mente di tagliare il traguardo come se avesse vinto.
  1. ^ a b (EN) A New Marathon Champion: Frederick Lorz of the Mohawk Athletic Club of New York Captured the Great Run in an Exciting Contest, in Boston Evening Transcript, Boston, 20 aprile 1905, p. 4. URL consultato il 16 marzo 2019.
  2. ^ a b (EN) Paul C. Clerici, Boston Marathon: History by the Mile, su books.google.it. URL consultato il 16 marzo 2019.
  3. ^ a b Maratona? Lorz va in auto, in Gazzetta dello Sport, 6 giugno 2008. URL consultato il 16 marzo 2019.
  4. ^ (FR) L'épreuve la plus farfelue de l'histoire des JO de Saint-Louis en 1904, su mobile.agoravox.fr. URL consultato il 16 marzo 2019.
  5. ^ a b Daniele Poto, Lo sport tradito: 37 storie in cui non ha vinto il migliore, su books.google.it. URL consultato il 16 marzo 2019.
  6. ^ a b (EN) Tom Derderian, Boston Marathon: Year-by-Year Stories of the World's Premier Running Event, su books.google.it. URL consultato il 16 marzo 2019.
  7. ^ a b (EN) The Worst of the Modern Olympics Was Held ... ?, in Newsday. URL consultato il 16 marzo 2019.
  8. ^ a b Cesare Balbo, Dal politico all’atleta ultra: i tanti furbetti della maratona dai tempi (falsi) da record, su corriere.it. URL consultato il 16 marzo 2019.
  9. ^ (EN) John Gettings, Lorz of the Rings, su factmonster.com. URL consultato il 16 marzo 2019.
  10. ^ (EN) Albo d'oro della maratona di Boston, su baa.org. URL consultato l'11 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2015).
  11. ^ Fred Lorz corre la maratona in macchina, su sportscons.com. URL consultato il 16 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2021).

Voci correlate

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