Galaxy Express 999 | |
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銀河鉄道999 (Ginga Tetsudō Surī Nain) | |
![]() Copertina dell'edizione italiana
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Genere | drammatico, fantascienza |
Manga | |
Autore | Leiji Matsumoto |
Editore | Shōnen Gahōsha |
Rivista | Shōnen King |
Target | shōnen |
1ª edizione | 24 gennaio 1977 – 6 novembre 1981 |
Tankōbon | 18 (completa) |
Editore it. | Panini Comics |
1ª edizione it. | 11 giugno 2005 – 27 agosto 2009 |
Periodicità it. | irregolare |
Volumi it. | 21 (completa) |
Manga | |
Autore | Leiji Matsumoto |
Editore | Shogakukan |
Rivista | Big Gold, Big Comic |
Target | shōnen |
1ª edizione | 1996 – 2004 |
Periodicità | irregolare |
Tankōbon | 7 (completa) |
Editore it. | Panini Comics |
1ª edizione it. | 19 novembre 2009 – 9 dicembre 2011 |
Periodicità it. | irregolare |
Volumi it. | 21 (completa) |
Serie TV anime | |
Autore | Leiji Matsumoto |
Regia | Nobutaka Nishizawa (regia della serie), Masayuki Akehi (regia episodi) |
Sceneggiatura | Keisuke Fujikawa, Hiroyasu Yamamura |
Char. design | Shigeru Kogawa, Shingō Araki |
Musiche | Nozomi Aoki |
Studio | Toei Animation |
Rete | Fuji TV |
1ª TV | 14 settembre 1978 – 9 aprile 1981 |
Episodi | 113 (completa) |
Durata ep. | 25 min |
Rete it. | Rai Due (ep. 1-52), televisioni locali (ep. 53-113) |
1ª TV it. | 2 febbraio 1982 – 1985 |
Episodi it. | 113 (completa) |
Durata ep. it. | 24 min |
Galaxy Express 999 (銀河鉄道999?, Ginga Tetsudō Surī Nain) è una serie manga e anime creata da Leiji Matsumoto nel 1977 che si inserisce nello stesso universo narrativo di altre serie dello stesso autore come Capitan Harlock e Queen Emeraldas, con le quali condivide anche alcuni personaggi.[1]
Questa serie è tratta dall’opera di Kenji Miyazawa Una notte sul treno della Via Lattea. L’opera è caratterizzata da un forte pessimismo che la distingue anche dalle altre opere. Dalla serie sono stati tratti alcuni lungometraggi cinematografici e altre serie televisive. Vi compaiono personaggi di altri lavori di Matsumoto, tra cui Capitan Harlock, Emeraldas, la nave di Star Blazers e viceversa[senza fonte], creando una continuità nota come "Leijiverse".[2] Nel 1996, Matsumoto ha iniziato una nuova serie di GE999, ambientata un anno dopo la prima, in cui la Terra viene distrutta e Masai cerca di scoprire l'origine dell'"oscurità" che minaccia la vita di tutto l'universo.
Nell'anno 2021, in un mondo altamente progredito, una rete ferroviaria si estende per tutta la galassia, con treni spaziali che fanno servizio giornaliero. Viene progettata Megalopolis, città modernissima dal clima sempre controllato, dove gli abitanti più ricchi hanno un corpo meccanico che consente loro di vivere fino a duemila anni grazie al ricambio dei pezzi che non funzionano più; i poveri invece non possono permettersi un corpo meccanico e vivono in tuguri ai margini della città. Il piccolo Tetsuro Hoshino (Masai Hoshino nella serie italiana) e sua madre, due persone molto povere, vengono a sapere che esiste un pianeta dove si può ricevere gratuitamente un corpo meccanico. Per andarci devono raggiungere Megalopolis e da lì proseguire il viaggio con il Galaxy Express 999, un treno spaziale. La madre viene presto uccisa in una caccia all'uomo organizzata dagli uomini meccanici, che a Megalopolis si divertono a cacciare gli umani per poi ibernarli come trofei, mentre Masai riesce a scappare. Viene salvato da una donna bellissima, Maetel (Maisha Hikoshino nell'anime italiano), che assomiglia a sua madre morta. Maetel gli offre un biglietto gratuito per un viaggio a bordo del Galaxy Express 999, destinazione Andromeda, il pianeta degli uomini meccanici, in cambio della sua compagnia durante il viaggio. Il bambino acconsente.
Tetsuro indossa sempre un vecchio plaid sforacchiato e un cappello a larghe falde donatigli dalla madre di Tochiro (l'inventore dell'Arcadia e grande amico di Capitan Harlock). Nel corso del viaggio spaziale in treno, Tetsuro vive numerose avventure e incontra molti "uomini macchina", incluso il conte Meccanico, l'assassino di sua madre, che sarà vendicata. Col tempo però si rende conto sempre di più che un corpo meccanico non potrà risolvere tutti i suoi problemi. Infatti molte delle persone macchina da lui conosciute rimpiangono di aver rinunciato alla propria umanità.
Maetel fa visita al suo corpo originario su Plutone, dove i corpi umani sono conservati nel ghiaccio ma continua a presentare un aspetto umano.[3]
Dopo molte avventure raggiungono Andromeda, dove Tetsuro scopre una terribile verità: Prometheum, regina dei mille anni, capo dell'impero meccanizzato e madre di Maetel, controlla il pianeta Andromeda tramite componenti di provenienza umana ma completamente meccanizzate, usano il fuoco vitale umano per alimentare il pianeta in uno sconfinato calderone di parti connesse tra loro. Maetel e la Regina sono entità che vivono in simbiosi cerebrale.
Tetsuro non ha deciso in quale corpo meccanico trasferirsi e Menou, la madre di Clear, seguendo le disposizioni ne sceglie un modello per lui. Tetsuro diventerà una vite, un organo cardine dell'immenso sistema che controlla il pianeta. Maetel però oramai nutre profondi sentimenti di affetto verso Tetsuro e si rivolta contro Prometheum. Con l'aiuto di Menou, che fornisce a Maetel una vite falsa di Tetsuro, la installa nel sistema e trova il coraggio di scagliare il pendente nel centro di controllo del pianeta; all'interno del pendente c'è il Dott. Ban, suo padre, che blocca il sistema in modo da permettere la fuga del fuoco vitale che risiede nelle componenti. L'intero pianeta si spegne. Maetel e Tetsuro si dicono addio sperando sia solo un arrivederci.
Tetsuro e Maetel raggiungono Andromeda dove lui potrebbe finalmente ottenere il desiderato corpo meccanico ma notando la vacuità e la pigrizia degli uomini meccanici che popolano il pianeta viziati dall'immortalità e dall'ozio, decide di tenere il suo corpo umano. La regina Prometheum sperava di conquistare l'universo sfruttando l'intelligenza di Tetsuro qualora fosse divenuto un uomo meccanico; venuta però a conoscenza della sua definitiva decisione, ordina di ucciderlo. Maetel si rivolta contro la madre. Con l'aiuto di suo padre, il Dr. Ban, incastonato nel pendente che lei porta al collo, e aiutata da Tetsuro distrugge Prometheum e il pianeta. La vera natura di Maetel non viene svelata apertamente, ma da alcuni elementi sparsi nella serie si può supporre che possieda delle minuscole parti di un cyborg; ad esempio non invecchia, come si deduce definitivamente dagli episodi 109-110. Il 999 dopo la distruzione di Andromeda torna alla stazione precedente; qui Maetel riparte per lo spazio sul treno 777 sul quale si intravede, seduto accanto a lei, un ragazzo bisognoso di aiuto come lo era stato Tetsuro, il quale invece ritornerà sulla Terra col Galaxy Express 999.
Nota sulla cronologia
La storia si ambienta a partire dal 2021, anno terrestre, tuttavia a causa della logica degli eventi è improbabile considerare una continuità con la storia di Capitan Harlock e non solo. Mentre ci può essere più o meno una coerenza con le storie realizzate in seguito ma ambientate prima, la stessa Maetel durante la storia racconta di come ci sia voluto più di un secolo per rendere Marte vivibile. Considerando le altre storie e la loro cronologia però, ovvero che si ambientano tutte all'inizio circa degli anni 2000 oppure verso l'anno 3000 (nel caso di Harlock) le uniche opzioni coerenti che si possano considerare sono: che quella di Marte sia solo una parentesi di poca importanza, che questa storia altresì non abbia molto senso di essere collegata alle altre (però se Maetel Legend e Space Symphony Maetel esistono, un motivo c'è, per cui dire che questa storia non vi si collega è un po' un controsenso) oppure che, alla luce delle storie scritte in seguito, la scelta di narrazione di ambientare questo nel 2021 risulti un po' infelice, tanto che ambientarla alcuni secoli dopo (per esempio nel 2221 come il film oppure verso il 3000) avrebbe reso il tutto molto più lineare.
Il manga venne originariamente pubblicato tra il 1977 e il 1981 da Shōnen Gahōsha sulla rivista Shounen King, e in seguito raccolto in 18 tankōbon.[4] Nel 1978 fu una delle prime serie a vincere lo Shogakukan Manga Award nella categoria shōnen.[5]
Dopo quindici anni, nel 1996, Matsumoto ha ripreso a disegnare la storia, continuando il manga con lo stesso titolo: i 41 capitoli della seconda parte della vicenda furono pubblicati da Shogakukan dapprima sulla rivista Big Gold e poi, in maniera irregolare dal 1999, su Gold Comic. La serie completa è stata poi raccolta in una nuova edizione da 20 tankōbon, pubblicati tra il 1997 e il 2000 (i primi quattordici coprono la serie storica, i restanti la seconda parte). Nel 2004 Matsumoto ha scritto e disegnato quattro ulteriori capitoli, pubblicati su Big Gold Comic e quindi raccolti nel ventunesimo tankōbon della collezione.
Nonostante ci sia uno stacco narrativo tra la prima e la seconda parte dell'opera, il titolo di quest'ultima è rimasto invariato. Per distinguerle, i lettori giapponesi – a livello non ufficiale – hanno ribattezzato la serie classica "edizione Andromeda" (アンドロメダ編?, Andoromeda-hen) e la seconda "edizione Eternal" (エターナル編?, Etānaru-hen).[6]
Il manga è stato pubblicato in Italia per la prima volta da Planet Manga (Panini Comics) tra il 2005 e il 2011, con periodicità irregolare, proponendo l'edizione Shogakukan in 21 volumi (1-14 prima serie; 15-21 seconda serie).
Nel 2018 viene ripresa la serie con un nuovo racconto intitolato Ginga Tetsudou 999 Another Story: Ultimate Journey, che è la trasposizione dell'omonimo romanzo scritto da Matsumoto nel 2013, il manga è disegnato da Yuzuru Shimazai, la pubblicazione avviene in Giappone tramite la rivista Champion Red, la produzione è tuttora in corso, al momento sono stati pubblicati 8 titoli (Giugno 2022) con un parziale di 44 capitoli.
Disegnata da L.Matsumoto e intitolata Galaxy Express 999 Dream Black Hole: nel 2018 è uscito il primo capitolo di una ulteriore nuova avventura. il racconto è stato pubblicato nel libro celebrativo per gli 80 anni del fumettista: Leiji Matsumoto Mugen Sozo Kido - 80th Anniversary Chronicle.
Dalla serie a fumetti, la Toei Animation ha tratto una serie animata in 113 episodi, trasmessa in Giappone tra il 1978 e il 1981. Dall'opera sono stati realizzati anche tre film d'animazione e due cortometraggi, nonché vari spin-off e prequel (sempre in versione animata).
In Italia la serie animata è stata distribuita prima del manga: i primi 52 episodi vennero trasmessi su Rai 2 tra febbraio e luglio 1982 all'interno di TV2 ragazzi; in seguito fu replicata per anni sulle reti locali su distribuzione della ITB, per conto della quale venne doppiata la seconda parte della serie, con un cast vocale diverso. La sigla italiana è stata incisa dagli Oliver Onions col titolo Galaxy.[7]
Personaggio | Doppiatore originale | Doppiaggio italiano CITIEMME (ep. 1-52) | Doppiaggio italiano CRC (ep. 53-113) |
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Masai (Tetsuro Hoshino) | Masako Nozawa | Massimiliano Manfredi | Graziella Polesinanti |
Maisha (Maetel) | Masako Ikeda | Cinzia De Carolis | Daniela Caroli |
Antalus | Dario De Grassi | ||
Freme (ep. 2) Clair (ep. 3) Maria Crow (ep. 25) Lisa (ep. 29) Rasen (ep. 33) Alice (ep. 44) |
Laura Boccanera | ||
Emilia (ep. 45) | Daniela Caroli | ||
Lausanne(ep. 45) | Susanna Fassetta | ||
Dottor Cycloplos | Sandro Pellegrini | ||
Runa | Stefania Romagnoli | ||
Altemis | Serena Spaziani | ||
Geronimo (ep. 2) | Oliviero Dinelli | ||
Controllore | Armando Bandini | Bruno Cattaneo | |
Computer del treno | Sergio Matteucci | ||
Voce narrante | Luciano Roffi | Bruno Cattaneo | |
Releuse | Daniela Caroli | ||
Capitan Harlock | Makio Inoue | Alessio Cigliano |
Questi speciali andarono in onda durante o poco dopo la messa in onda originale dell'anime, e ripropongono in versione ampliata gli eventi di alcune puntate della serie:
Tre dei quattro titoli basati sulla serie qui elencati non uscirono mai al di fuori del Giappone.
Nel sondaggio Manga Sōsenkyo 2021 indetto da TV Asahi, 150 000 persone hanno votato la loro top 100 delle serie manga e Galaxy Express 999 si è classificata al 73º posto[9].