George Coulouris

George Coulouris in Quarto potere (1941)

George Coulouris (Manchester, 1º ottobre 1903Londra, 25 aprile 1989) è stato un attore inglese.

Figlio di un mercante greco immigrato e di una donna inglese, cresciuto alla "Manchester Grammar School", George Coulouris fu un attore molto dotato, specializzato soprattutto in ruoli da cattivo, ma anche in personaggi nobili.

Tra i più noti film nei quali è apparso sono da ricordare Quarto potere (1941), Per chi suona la campana (1943), Papillon (1973) e Assassinio sull'Orient Express (1974). Ma il film che lo stabilì come una figura interessante, forte e affidabile, con le sue spalle grosse e i suoi occhi tenebrosi, fu Quando il giorno verrà (1943). Tuttavia, aveva lavorato a Hollywood prima di questo grazie alla conoscenza con Orson Welles.

Coulouris studiò con Elsie Fogerty alla Royal Central School of Speech and Drama. Il suo debutto londinese avvenne nel 1925 con Enrico V all'Old Vic. Dal 1929 iniziò a lavorare anche a Broadway. La successiva pietra miliare nella sua carriera fu posta quando stava recitando, a teatro, la piece Dieci milioni di fantasmi e incontrò Orson Welles, con cui stabilì subito un'intesa professionale e che lo accolse nella compagnia del Mercury Theatre, affidandogli il ruolo di Marco Antonio nella moderna produzione di Julius Caesar (1937).

Quando Welles andò a Hollywood per girare Quarto potere (1941), Coulouris lo seguì per interpretare il ruolo di Walter Parks Thatcher. Da quel momento la sua carriera come attore cinematografico fu assicurata ed egli continuò a recitare in una lunga serie di film hollywoodiani per tutti gli anni quaranta. Alla fine del decennio ritornò in Inghilterra, e per tutti gli anni cinquanta e sessanta confermò la sua solida reputazione di attore teatrale, nonostante la sua reputazione cinematografica, e tornando a interpretare opere di Ibsen, Shaw, Strindberg, Molière e Shakespeare.

Verso la fine della sua vita si cimentò con la narrativa, scrivendo alcune affascinanti memorie sulla sua vita giovanile a Manchester e sulle sue prime esperienza teatrali. Morì il 25 aprile 1989 per un attacco cardiaco; da tempo era anche affetto dalla malattia di Parkinson.

Si sposò due volte. Nel 1930 con Louise Franklin, dalla quale ebbe due figli: George Franklin (1937), uno scienziato informatico che vive e lavora a Londra e Mary Louise (1939), un'artista che vive e lavora in Scozia; il matrimonio con la Franklin durò fino al 1976, anno della morte di lei. Nel 1977 si risposò con Elizabeth Donaldson, con cui rimase sposato fino al 1989.

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