Sir George Tomkyns Chesney (Tiverton, 30 aprile 1830 – Bayswater, 31 marzo 1895[1][2][3]) è stato un generale e scrittore britannico. È ricordato soprattutto per il suo romanzo fantapolitico La battaglia di Dorking, spesso considerato uno dei primi esempi della fantascienza britannica,[1] con una notevole influenza nelle opere successive contribuendo alla nascita del filone della "letteratura d'invasione" e della "guerra futura".[4]
Dopo aver frequentato l'accademia militare ad Addiscombe (Croydon), nel 1848 entrò come sottotenente nel corpo degli ingegneri in Bengala[2]; durante i moti indiani del 1857, servì come ingegnere sul campo nella battaglia di Badli-ke-serai e come capo brigadiere degli ingegnere nell'assedio di Delhi, nel quale fu ferito gravemente[2]. Nel 1860 fu messo a capo di un dipartimento correlato alle opere pubbliche; un suo saggio di otto anni dopo, Indian Polity, che trattava dell'amministrazione dei vari dipartimenti del governo indiano, attirò notevole attenzione[2].
Nel 1871 pubblicò (inizialmente anonimamente) sul Blackwood's Magazine una storia breve intitolata La battaglia di Dorking, che immagina un'invasione dell'Inghilterra da parte delle forze tedesche; il racconto, pubblicato subito dopo la sconfitta della Francia nella guerra franco-prussiana, cavalcò l'onda dell'ansia collettiva generata dal conflitto, e riscosse molto successo, venendo ripubblicato e tradotto più volte[2][3], ed è considerato il primo esempio del genere letterario detto "d'invasione"[3]. Chesney scrisse successivamente alcuni altri romanzi (come The New Ordeal, The Dilemma, The Private Secretary e The Lesters)[2][3].
Sempre nel 1871, fondò il Royal Indian Civil Engineering College a Staines[2][3]. Tra il 1886 e il 1892 (anno in cui, dopo una serie di promozioni, raggiunse il grado di generale e lasciò l'India) fu responsabile di molte riforme militari del sistema indiano[2]. Entrato nel parlamento per Oxford tra le file dei conservatori[2][3], fu presidente del comitato dei membri di servizio alla camera dei comuni, fino alla sua morte improvvisa nel marzo 1895[2].
È sepolto all'Englefield Green Cemetery[1].
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