Giovanni Battista Fontana detto del violino (Brescia, 1589 – Padova, 7 ottobre 1630[1]) è stato un compositore e violinista italiano.
Gli scarsi documenti danno poche indicazioni sulla sua vita. La prefazione di Giovanni Battista Reghino alla raccolta Sonate à 1, 2, 3 per violino, o cornetto, fagotto, chitarone, violoncino e simile altro istromento, pubblicata postuma nel 1641, lo descrive come "uno dei più singolari virtuosi, che abbia avuto la sua età, nel toccare di Violino"[2]. Sempre nello stesso documento, si afferma che Fontana aveva lavorato a Brescia, poi a Venezia, Roma, e infine a Padova dove si era espresso con pienezza il suo talento di compositore[2][1][3].
È stato uno dei più antichi compositori di musica per violino.
La già citata raccolta postuma Sonate a 1. 2. 3. contiene 18 sonate: le prime 6 sono per violino e basso continuo; la VII, VIII e XI sono per due violini e basso continuo; la IX, X e XII per fagotto, violino e basso continuo; la XIII, XIV, XV, XVII e XVIII per fagotto, due violini e basso continuo; la XVI, infine, per tre violini e basso continuo. Secondo Willi Apel, "lo stile di Fontana è simile a quello di Dario Castello ma certamente più moderno, nel senso che tende verso passaggi inusuali, sorprendenti e fantastici, nei quali la mentalità del primo barocco si manifesta con eccezionale chiarezza. Fontana è probabilmente il più importante compositore della musica violinistica del primo barocco, grazie alla sua padronanza tanto dello stile virtuoso che di quello cantabile del violino e del fagotto"[4].
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