Nel 1517 si trasferì in Francia dove lavorò presso la corte di Francesco I e, nel 1529, lo raggiunse il fratello Luca il Giovane. Nel 1525 tornò a Firenze per qualche tempo a seguito della prigionia di Francesco I (1525-26), o della morte del padre (1525).
Non appena raggiunta la maturità artistica il D. "da alcuni mercanti fiorentini fu condotto in Francia, dove fece molte opere per lo re Francesco ... e per tutto quel regno, acquistandosi fama e bonissime facultà" (Vasari, 1568, II, pp. 182 S.).
Nel 1529 collaborò ad edificare l'imponente Castello di Madrid per Francesco I (distrutto poi nel 1792) con decorazioni in terracotta invetriata: statue, facce, blasoni, corone francesi, colonne, capitelli, stemmi, rosoni, ecc. Modeste decorazioni ad oggi conosciute (alcuni frammenti sopravvissuti alla demolizione del castello), sono conservati al Museo Carnavalet di Parigi, al Museo Nazionale della Ceramica di Sèvres, al Museo del Louvre e in collezioni private.
^ A.GUERRIERI, Araldica robbiana nel Palazzo Pretorio di Certaldo, in Miscellanea Storica della Valdelsa, Anno CXIII n. 1-3 (306-308), Firenze, Polistampa, Gennaio-Dicembre 2007, pp. 95-105.
L. Fornasari, Liletta Fornasari, Giancarlo Gentilini, I Della Robbia, Skira, 2009
AA.VV., I della Robbia e l'arte nuova della scultura invetriata, Catalogo della mostra, Giunti Editore, Firenze 1998
Monique Chatenet, Florian Meunier, Alain Prévet, Le château de faïence de François Ier - Les terres cuites émaillées de Girolamo della Robbia au château de Madrid (Bois de Boulogne), Bulletin archéologique nº36 - Paris 2012