Governatorato del Paraguay (ES) Gobernación del Paraguay | |||||
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Informazioni generali | |||||
Capoluogo | Asunción | ||||
Dipendente da | Impero spagnolo | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 16 dicembre 1617 con Hernando Arias de Saavedra | ||||
Causa | Governatorato della Nuova Andalusia diviso in Governatorato del Río de la Plata e Governatorato del Paraguay | ||||
Fine | 1782 con Pedro Melo de Portugal | ||||
Causa | Annesso al vicereame del Río de la Plata | ||||
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Il governatorato del Paraguay (in spagnolo:Gobernación del Paraguay), chiamato inizialmente governatorato del Guayrá, fu un organo amministrativo coloniale dell'Impero spagnolo il cui nucleo diede origine alla Repubblica del Paraguay.
La capitolazione (contratto in cui una delle parti fisse era la Corona di Spagna)[1] stipulata tra Pedro de Mendoza e la stessa Corona nel 1534 aveva di fatto creato il primo Governatorato Gigante delle Indie che ebbe come centro più importante la città di Asunción, fondata con ogni probabilità nel 1537 da Juan de Salazar y Espinosa. Questo governatorato dai confini vaghi, che si estendevano grosso modo dall'Amazzonia al Río Negro in Patagonia,[1] venne in seguito chiamato indistintamente "del Río de la Plata" o "del Paraguay".[2]
La rapida e produttiva colonizzazione spagnola del Perù tolse presto ogni autonomia al nuovo governatorato, che fu giudicato territorio minore e incorporato al Viceregno del Perù; la pressione dei forti interessi dei mercanti stabilitisi a Lima rinchiuse il Río de la Plata in una prigione economica, con il divieto di negoziare direttamente sia con la Spagna che con le altre entità dell'impero. Sotto il piano giuridico, il governatorato fu sottoposto alla competenza dell'Audiencia Reale di Charcas.[3]
Nel frattempo, nel 1560 il territorio interessato aveva subito uno smembramento con la creazione da parte del Viceré Andrés Hurtado de Mendoza del governatorato di Santa Cruz de la Sierra.[2]
La cedola reale promulgata il 16 dicembre 1617 da Filippo III divise l'antico Governatorato del Río de la Plata e del Paraguay in due nuovi governatorati, chiamati governatorato del Río de la Plata e governatorato del Guayrá o del Paraguay.[4]
Con due successive cedole reali, rilasciate negli anni 1625 e 1626, il re stabilì di aggregare al Governatorato del Río de la Plata le riduzioni gesuite del Paraná e del Paraguay.[5]
Nel 1724 una cedola reale incaricò i vescovi di Asunción e di Buenos Aires di stabilire definitivamente i confini tra i due governatorati e i due episcopati.[4] Nel 1750 il trattato di Madrid stabilì i confini tra Spagna e Portogallo abolendo il precedente trattato di Tordesillas; per il governatorato del Paraguay ciò comportò la perdita del Guayrá (territorio compreso tra il fiume Paraná e l'Oceano Atlantico), la provincia di Itatín e la regione di Cuyabá.[6]
I confini tra i due governatorati furono modificati ancora nel 1761. Nel 1776 un'altra cedola reale creò il viceregno del Río de la Plata, che comprendeva i territori di Argentina, Uruguay, Bolivia, Paraguay e Rio Grande do Sul; Buenos Aires fu designata come capitale della nuova entità. Il territorio del viceregno fu diviso in 4 governatorati militari e 8 intendenze, tra le quali l'Intendenza del Paraguay.[2]