Guglielmo Zorzi (Bologna, 31 gennaio 1879 – Bologna, 4 ottobre 1967) è stato un commediografo, impresario teatrale e cineasta italiano.
Proveniente da una nobile famiglia di conti di origine veneziana, laureato in legge, si dedicò alla musica, alla pittura e al teatro come autore di commedie, regista e direttore di compagnie. Tra i maggiori e attivi autori teatrali nel periodo tra le due guerre, nelle sue commedie si affrontano generalmente problemi di morale e concernenti la psicologia, cosa riscontrata soprattutto ne La vena d'oro (1919), sua commedia di maggior successo.
Si accostò al cinema nel 1914, quando fu ingaggiato dalla Milano Films come direttore artistico e regista. Lavorò anche per altre case cinematografiche come la Cines, la Silentium Film e la Fert, e diresse circa una trentina di film nel periodo muto, come Ninna nanna (1914), L'agguato (1915), La patria redime (1915), Notte di tempesta (1916), L'illusione (1917), La cicala (1919), La preda (1921) e La leggenda delle Dolomiti (1923).
Così come in teatro, Zorzi fornì al cinema soggetti e sceneggiature, cosa di cui si occupò esclusivamente dopo l'introduzione del sonoro.
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