Helen Hennessy Vendler (Boston, 30 aprile 1933 – Laguna Niguel, 23 aprile 2024[1]) è stata una critica letteraria e anglista statunitense.
Helen Hennessy nacque a Boston nel 1933, seconda dei tre figli di George Hennessy ed Helen Newman. Dopo gli studi all'Emmanuel College e al Radcliffe College, nel 1954 ottenne la borsa di studio Fulbright per studiare matematica all'Université catholique de Louvain, tuttavia decise poi di cambiare corso di studi per specializzarsi in letteratura inglese. Dopo aver ottenuto i crediti necessari all'Università di Boston, nel 1956 iniziò il suo dottorato di ricerca a Harvard.[2]
Dopo aver conseguito il dottorato nel 1960, insegnò letteratura all'Università Cornell fino al 1963. Negli anni successivi fu docente all'Haverford College e al Swarthmore College, poi all'Università di Boston tra il 1964 e il 1966. Dopo aver insegnato sia a Harvard che all'Università di Boston tra il 1981 al 1984, nel 1984 divenne professoressa a tempo pieno ad Harvard, dove rimase per il resto della sua carriera accademica.[3]
Descritta dal New York Times come la maggior critica letteraria negli Stati Uniti, Vendler fu autrice di numerosi studi su autori da William Butler Yeats a John Keats, da Shakespeare a Emily Dickinson, da George Herbert a Seamus Heaney, da Melville a Louise Glück.[4] Nel 2004 ricevette il National Endowment for the Humanities e nel corso della sua carriera fu membro della giuria del Premio Pulitzer per la poesia quattro volte.
Fu sposata dal 1960 al 1963 con Zeno Vendler, assumendone quindi il cognome, che conservò anche dopo il loro divorzio. La coppia non ebbe figli.[5]
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