Il tunnel | |
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Titolo originale | El túnel |
Autore | Ernesto Sabato |
1ª ed. originale | 1948 |
Genere | romanzo |
Sottogenere | psicologico |
Lingua originale | spagnolo |
Il tunnel (El túnel) è un romanzo psicologico di Ernesto Sabato del 1948, pubblicato per la prima volta in Italia nel 1967. Il romanzo narra di un pittore squilibrato, Juan Pablo Castel, e della sua ossessione per l'unica donna che è riuscita a comprendere il significato nascosto di un suo quadro. Il titolo del romanzo si riferisce all'isolamento emotivo e fisico di Castel dalla società, che diventa sempre più evidente nel racconto degli avvenimenti, dall'incontro con la donna fino alla sua uccisione. Il tunnel in cui si trova il protagonista è causato dalla sua solitudine e dalla disillusione nei confronti della vita.
Juan Pablo Castel è un pittore argentino di fama discreta, che racconta in prima persona dal carcere le vicende e le motivazioni che lo hanno portato a uccidere la donna amata, María Iribarne. Conosce María durante una mostra in cui espone i suoi quadri, la vede notare un dettaglio di un suo dipinto, intitolato "Maternità", che non era mai stato colto da nessuno, infatti egli crede che le sue opere non vengano capite completamente dal suo pubblico. Da questo momento nasce l'ossessione di Castel nei confronti della donna, e la convinzione di essere legato a lei nonostante i due non si conoscano. Il pittore inizia così a riflettere su quali siano le reali possibilità di rincontrare quella donna misteriosa. Un giorno, dopo averla casualmente incontrata per strada, la segue fino all'edificio in cui lei lavora. Tra i due nascerà una relazione ma, successivamente, il pittore scoprirà che María è sposata con Allende, un uomo cieco. Inoltre la donna fa spesso visita ad Hunter, cugino del marito. Questi particolari fanno crescere la gelosia dell'uomo, che si convincerà sempre di più del tradimento di María, e che per lui diventerà una vera e propria ossessione. Questa fissazione lo porterà ad uccidere la donna e causerà anche il suicidio del marito di lei, Allende.
Il tema principale del romanzo è l'amore ossessivo del protagonista nei confronti di María e la gelosia che lo porterà ad uccidere la donna. Altre tematiche rilevanti sono lo sconforto, l'odio, la solitudine e l'incapacità del protagonista di comunicare, che lo condurranno in un tunnel di disperazione. Anche la maternità può essere considerato un tema del romanzo, a partire dal titolo del quadro grazie alla quale si svilupperà la storia. Inoltre il nome della protagonista, María, richiama fortemente questo concetto.
Il romanzo viene narrato in prima persona dal protagonista, il punto di vista è quindi quello del protagonista-narratore. La sequenza narrativa tradizionale è alterata in quanto dal primo istante il lettore viene a conoscenza del finale della trama, l'omicidio della donna, e tutto il racconto si sviluppa come un flashback, a partire dalle spiegazioni dei motivi che hanno portato il protagonista a compiere quel gesto. Si caratterizza principalmente per i monologhi interiori e i flussi di coscienza del protagonista, che ne delineano il profilo psicologico, alternati a dialoghi tra i personaggi.
Viene presentato un tempo cronologico,ma non si sa esattamente come collocare il tempo nelle varie azioni. Per quanto riguarda lo spazio bisogna fare una distinzione tra lo spazio vero e proprio e lo spazio emozionale dei personaggi. Nel romanzo ricorrono vari luoghi reali, ad esempio Piazza San Martin a Buenos Aires, il quartiere in cui lavora Maria, la Recoleta, che tuttavia non vengono descritti nel dettaglio. Per quanto riguarda lo spazio emozionale è dato dal fatto che i personaggi, soprattutto Castel, ricreano spazi e situazioni nella loro mente, facendo riferimento a sogni allucinazioni e ricordi.