Italo Moscati nasce a Milano il 22 agosto 1937, ma a dodici anni si trasferisce a Bologna con la sua famiglia. A sedici anni con l'aiuto di un amico giornalista inizia a lavorare come corrispondente del "Giorno", grazie anche alla frequentazione di corsi sulla comunicazione di massa sia a Bologna che Milano. Nel corso del tempo riesce ad ottenere una laurea in economia, diritto e storia contemporanea.
Nel 1961 diventa giornalista professionista e nel 1967 lascia Bologna trasferendosi a Roma dove entra a far parte della Rai come produttore di film che hanno avuto successo nei festival internazionali. Continuando la collaborazione con la Rai produce alcune riprese di spettacoli teatrali e musicali facendo, sempre in questo campo, esperienze anche a New York, Los Angeles e San Francisco.
Dal 1975 passa a Raidue come regista e sceneggiatore di programmi e servizi culturali e telefilm tra cui "Paparazzo", "Lo spaccone", "Caccia all'uomo occulto", "Stelle in fiamme" (18 puntate) e "Gioco perverso" (premiato al festival del cinema di Salerno nel 1999), inoltre sempre su Raidue conduce tg nazionali.
Italo Moscati ha lavorato anche per Raitre come autore e gestore delle riprese di "Grace Kelly, la donna che visse due volte" e "Roma cinema".
Nel 1994 passa a Raiuno dove crea programmi storici dedicati al cinquantenario della fine della seconda guerra mondiale, aggiudicandosi il Premio St. Vincent del 1997. Inoltre realizza la seconda serie di "Combat Film" e partecipa a diversi programmi, tra cui "Unomattina" e "TV Talk".
Italo Moscati realizza programmi come "Tema" "Epoca" "Tempo" "C'era una volta la tv" e nel 1996 diventa vicedirettore di RaiEducational per l'ideazione di programmi.
In seguito intraprende la carriera da insegnante di storia all'Accademia dell'arte e del costume di Roma, inoltre gestisce corsi sullo spettacolo e sui massmedia in tante università italiane e all'estero.
Nel 1997 diventa direttore artistico del Premio Libero Bizzarri di San Benedetto del Tronto e direttore responsabile di "Libero - Il giornale del cinema e del documentario".
Nel 1998 grazie ai programmi "Tema" "Epoca" "Tempo" e "C'era una volta la tv", vince il Premio Enzo Tortora.
Nel 1999 realizza un documentario sulla morte di Marilyn Monroe "La fine di un sogno" per Raitre. L'anno dopo continua ad insegnare storia all'università di Teramo ed è autore di 5 puntate di "Babylon Tv" trasmesse da Raitre e "Cuore Tv" da Raiuno.