Ivo Mahlknecht | |
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Nazionalità | ![]() |
Altezza | 182 cm |
Peso | 87 kg |
Sci alpino ![]() | |
Specialità | Discesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata |
Squadra | Fiamme Oro[1] |
Termine carriera | 1968 |
Ivo Oswald Mahlknecht (Castelrotto, 21 maggio 1939 – Ortisei, 30 marzo 2020) è stato uno sciatore alpino e allenatore di sci alpino italiano.
Sciatore polivalente, Mahlknecht debuttò in campo internazionale in occasione del Critérium de la première neige 1960, il 17-18 dicembre a Val-d'Isère, classificandosi 59º nella discesa libera, 19º nello slalom speciale e 22º nella combinata[2]; nel 1961 si piazzò 3º nello slalom gigante del Grand Prix de la Maurienne disputato a La Toussuire[3] e l'anno seguente esordì ai Campionati mondiali: a Chamonix 1962 fu 23º nella discesa libera, l'unica gara nella quale prese il via[4]. Nel 1963 si classificò 3º sia nello slalom speciale del Grand prix de Savoie di Méribel (24 marzo)[5], sia in quello del Critérium de la première neige di Val-d'Isère (14 dicembre)[6].
Esordì ai Giochi olimpici invernali a Innsbruck 1964, dove si piazzò 19º nella discesa libera, 16º nello slalom gigante, 15º nello slalom speciale e 8º nella combinata[7], disputata in sede olimpica ma valida solo ai fini dei Mondiali 1964; nel prosieguo della stagione fu 3º nello slalom gigante del Grand prix de Savoie di Méribel (21 marzo)[8], mentre nel 1965 si classificò 2º nel secondo slalom gigante della Chuenisbärgli di Adelboden (4 gennaio)[9], 3º nella discesa libera dell'Hahnenkamm sulla Streif di Kitzbühel (23 gennaio)[10] e 3º nella discesa libera e nello slalom gigante della Coppa dei Paesi alpini disputata a Davos tra il 9 e il 15 febbraio[11].
Nel 1966 alla 3-Tre di Madonna di Campiglio (11-13 febbraio) si piazzò 3º nella discesa libera e nello slalom gigante e 2º nella combinata[12]; ai successivi Mondiali di Portillo 1966 fu 13º nella discesa libera, 14º nello slalom gigante, 6º nella combinata e non completò lo slalom speciale[13]. L'anno dopo partecipò alla prima stagione della Coppa del Mondo: esordì il 9 gennaio 1967 ad Adelboden in slalom gigante (16º)[14], ottenne i migliori risultati nelle successive discese libere di Wengen (14 gennaio) e Megève (27 gennaio), dove si classificò al 5º posto, e colse l'ultimo piazzamento a punti nel circuito il 12 marzo a Franconia in slalom gigante (8º).
Ai X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968, sua ultima presenza olimpica, si piazzò 6º nella discesa libera, 26º nello slalom gigante, 19º nello slalom speciale e 7º nella combinata[15], disputata in sede olimpica ma valida solo ai fini dei Mondiali 1968; prese per l'ultima volta il via in Coppa del Mondo il 24 febbraio dello stesso anno a Chamonix in discesa libera (11º)[16] e disputò la sua ultima gara internazionale il giorno successivo nella medesima località, lo slalom speciale valido per il trofeo Arlberg-Kandahar 1968 chiuso da Mahlknecht all'8º posto[17]. Chiuse la carriera ai Campionati italiani 1968, dove vinse la medaglia d'oro in tutte e quattro le gare disputate: discesa libera, slalom gigante, slalom speciale e combinata[18].
Ritiratosi dopo la stagione 1967-1968, negli anni 1970 fu l'allenatore della Valanga azzurra nelle specialità tecniche[19]. Morì nel 2020 per complicazioni da COVID-19[20]; era nonno della sciatrice freestyle Silvia Bertagna[21].