Jaumea Pers., 1807 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae. È l'unico genere della sottotribù Jaumeinae Benth. & Hook. f., 1873.[1]
Il nome del genere è stato dato in onore del botanico francese Jean Henri Jaume Saint-Hilaire (1772-1845).[2] Il nome scientifico è stato proposto per la prima volta dal botanico e micologo sudafricano Christiaan Hendrik Persoon (1761-1836) nella pubblicazione "Synopsis Plantarum: seu Enchiridium botanicum, complectens enumerationem systematicam specierum hucusque cognitarum. Parisiis Lutetiorum - 2(2): 397" del 1807.[3] Il nome scientifico della sottotribù (Jaumeinae) è stato proposto per la prima volta dai botanici inglesi George Bentham (1800-1884) e Joseph Dalton Hooker (1817-1911) nella pubblicazione "Genera Plantarum ad exemplaria imprimis in herbariis Kewensibus - 2(1): 167, 199" del 1873.[4]
L'habitus delle specie di questo genere è di tipo erbaceo perenne, oppure consiste in arbusti prostrati. Le specie possono arrivare ad una altezza compresa tra 5 – 30 cm. Spesso le piante sono succulenti.[5][6][7]
Le radici sono dei rizomi stoloniferi. La parte aerea del fusto ascendente e ramificata fin dalla base; l'aspetto della ramificazione è tentacolare.
Le foglie, in maggioranza cauline, lungo il caule sono disposte in modo opposto e sono sessili. La forma della lamina va da lineare a affusolata; i margini sono interi con facce glabre; la consistenza è succulenta.
Le infiorescenze sono composte da capolini di tipo radiato o discoide, disposti in modo solitario all'ascelle delle foglie. I capolini sono formati da un involucro a forma da cilindrica (o obconica) a campanulata (raramente emisferico), composto da diverse squame (o brattee) disposte su 3 - 4 serie al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio e quelli più interni del disco. Le squame, da 12 a 15, sono persistenti, scalate in altezza, hanno una consistenza da erbacea a succulenta (o membranosa) e una forma da ovale a lanceolata. Il ricettacolo è da convesso a conico e privo di pagliette. Diametro dell'involucro: 4 – 8 mm.
Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori del raggio, da 3 a 10, del tipo ligulato, sono femminili e fertili con apici delle corolle, di colore giallo, leggermente trilobati. I fiori del disco, da 20 a 50, del tipo tubuloso sono ermafroditi con corolle colorate di giallo, superfici glabre, bordi e apici spessi; i tubi, strettamente cilindrici, eguagliano in lunghezza le gole; i lobi hanno una forma deltata. Il calice è ridotto ad una coroncina di squame.[9]
L'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[9] Le appendici delle antere hanno una forma strettamente ovata/deltata e sono glabre. Le teche delle antere hanno un colore pallido.
Il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[9]. Lo stilo è unico e con due stigmi fusiformi nella parte apicale. Le superfici stigmatiche sono ampie e parallele. Le apici degli stigmi hanno una forma deltata, mentre le appendici sono corte, papillose e non vascolarizzate.
I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma da obconica a cilindrica, sono vistosamente striati (con 10 coste) e terminano improvvisamente in uno stretto, corto e cilindrico carpoforo. La superficie è da nera a marrone e glabra. Il pappo, persistente, è formato da alcune scaglie color paglierino a forma subulata, oppure è assente.
Le specie di Jaumea sono diffuse sul versante occidentale del continente americano, dagli USA al Messico e dalla Bolivia sino all'Argentina e all'Uruguay. Popolano aree sabbiose e fangose in prossimità degli estuari dei fiumi.[5]
La famiglia di appartenenza del genere (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale e comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[10] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[11]). La sottofamiglia (Asteroideae) è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Tageteae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Tageteae a sua volta è suddivisa in 6 sottotribù (Jaumeinae è una di queste).
Tradizionalmente la sottotribù Jaumeinae (e quindi il genere di questa voce) viene inclusa nella tribù Heliantheae.[12] Ma recenti analisi di tipo filogenetico sul DNA delle specie del genere Jaumea hanno evidenziato un clade appartenente alla tribù delle Tageteae; in particolare questo clade occupa una posizione centrale/interna delle Tageteae come “gruppo fratello” del clade contenente le specie della sottotribù Flaveriinae e il "core" delle Tageteae.[13] Il genere (una volta più numeroso) è stato ridotto a due sole specie; quelle non più valide sono migrate in altri generi come Espejoa o Hypericophyllum (descritti nella sottotribù Bahieae, tribù Athroismeae).[5][6][12]
Il cladogramma a lato tratto dalla pubblicazione citata e semplificato, mostra la posizione della sottotribù Jaumeinae nell'ambito della tribù Tageteae.
Il numero cromosomico della specie è: 2n = 38.[5][7]
Le due specie descritte all'interno del genere sono:[12]
Non tutte le checklist sono concordi sul numero di specie appartenenti al genere Jaumea. Un sito dedicato soprattutto alla famiglia delle Compositae[14] elenca oltre alle due citate altre 4 specie: