Jean-Claude Blanc (Chambéry, 9 aprile 1963) è un imprenditore e dirigente sportivo francese.
Laureato in International Business all'università di Nizza e specializzato in Business Administration all'università di Harvard, è stato dal 1987 al 1992 il direttore marketing dei Giochi olimpici invernali svoltisi ad Albertville (Francia). Successivamente è entrato, con la carica di direttore generale in ASO, società che organizza eventi sportivi come il Tour de France, la Parigi-Dakar e il Roland Garros.
Dal 29 giugno 2006 al 5 ottobre 2009 ha ricoperto il ruolo di direttore generale ed amministratore delegato della squadra di calcio della Juventus.[1] Il 6 ottobre 2009 è stato eletto da John Elkann come nuovo presidente del club al posto di Giovanni Cobolli Gigli; a fine stagione ha lasciato il posto di presidente ad Andrea Agnelli, ma è tornato alle sue mansioni di direttore generale e amministratore delegato. L'11 maggio 2011 ha rassegnato le proprie dimissioni dalla Juventus.
Dal 7 ottobre 2011 è il direttore generale della squadra di calcio del Paris Saint-Germain. Il 26 dicembre 2022 annuncia la fine del rapporto con la società transalpina a partire dal 2023, lasciando la società parigina dopo 12 stagioni.[2]
Il giorno seguente il suo addio al PSG, viene ufficializzato come nuovo CEO del gruppo INEOS Sport, facente capo all'azienda chimica del Regno Unito della Ineos. Il suo ruolo sarà quello di supervisionare le diverse società sponsorizzate dal gruppo inglese, come le società calcistiche del Nizza e del Losanna, la squadra Mercedes AMG F1 in Formula 1, la squadra ciclistica della Ineos Grenadiers e la squadra degli All Blacks.[3]
Il 30 aprile 2024 viene nominato A.D. del Manchester Utd, in sostituzione di Patrick Stewart, assumendo l'incarico fino al 13 luglio seguente.[4]
Dal 26 gennaio 2016 è indagato dalla Procura di Napoli, insieme ad altri dirigenti e procuratori, per evasione fiscale e false fatturazioni riguardo alla compravendita di calciatori: gli agenti avrebbero fatturato in maniera fittizia alle società le loro prestazioni esclusive mentre i club avrebbero completamente dedotto dal reddito imponibile queste spese beneficiando anche della detrazione sull'IVA relativa alla prestazione ricevuta.[5]