Jeanne-Irène Biya

Jeanne-Irène Biya
Jeanne-Irène Biya nel 1986

First Lady del Camerun
Durata mandato6 novembre 1982 –
29 luglio 1992
PresidentePaul Biya
PredecessoreGermaine Ahidjo
SuccessoreChantal Biya

Jeanne-Irène Biya, nata Atcham Ndoumin[1] (Endom, 12 ottobre 1935[2]Yaoundé, 29 luglio 1992), è stata la moglie del presidente camerunese Paul Biya e First Lady del Camerun dall'ascesa al potere del marito nel 1982 fino alla sua morte.[3] Le successe Chantal Biya come First Lady del Camerun nel 1994[4].

Infanzia e istruzione

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Jeanne-Irène Biya è nata nel 1935 ed è originaria di Endom, nel dipartimento di Nyong e Mfoumou. È cresciuta nella famiglia Ava-Ava, educata dallo zio Thomas Ava Bitomo, produttore, esportatore di cacao, fratello minore di Jean-Louis Ava-Ava, ex deputato per decenni nello Nyong e Mfoumou, presidente del gruppo parlamentare UNC (partito unico) all'Assemblea nazionale.

È stata ostetrica presso l'ospedale centrale di Yaoundé, dopo aver studiato alla Scuola per ostetriche di Nantes.

First Lady del Camerun

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Paul Biya l'ha incontrata e sposata ad Antony, in Francia, il 2 settembre 1961. Hanno due figli, Franck Biya e Roger Ndoumin. Successivamente, quando divenne First Lady nel 1982, svolse diverse azioni umanitarie e caritatevoli, in particolare verso i bambini.

Jeanne-Irène Biya morì presso il Palazzo dell'Unità a Yaoundé all'età di 58 anni, mentre suo marito era in viaggio a Dakar, dopo una breve malattia. Fu sepolta il 1º agosto 1992 a Mvomeka'a, luogo di origine del marito. Il presidente si risposò nel 1994 con Chantal Vigouroux. In Camerun circolarono voci secondo cui la morte di Jeanne-Irène Biya era avvenuta in modo innaturale e che suo marito si trovava fuori dal paese in quel momento per motivi di alibi.[5] Si ipotizza anche che due suore di Djoum, che avevano stretti rapporti con Jeanne-Irène Biya, siano state anch'esse assassinate.[6]

È la sorella maggiore di Robert Nkili (ministro del Lavoro tra il 2002 e il 2011 e ministro dei Trasporti tra il 2011 e il 2015) e zia di Louis-Paul Motaze, ministro dell'Economia, della Pianificazione e dello Sviluppo Regionale.[7] nonché cugina del defunto Joseph Emmanuel Ava-Ava, imprenditore, deputato per Nyong e Mfoumou (1997-2003).

Secondo l'ex ambasciatore francese Francis Huré, avrebbe avuto una relazione con Ahmadou Ahidjo.[8]

Si ipotizza inoltre che Jeanne-Irène Biya abbia adottato il figlio illegittimo che Paul Biya aveva avuto con sua sorella[9] o sua nipote quando aveva quattro anni.[10] Egli si chiama Franck Emmanuel Olivier Biya, ed è considerato il successore del suo autoritario padre alla presidenza del Camerun.

  1. ^ (FR) Leontine Babeni, Femmes d'impact - Les 50 des Cinquantenaires, Yaounde, Les editions tropiques, aprile 2011, pp. 35.
  2. ^ Africa international, su books.google.com, Africa S.A., 7 maggio 1992. URL consultato il 7 maggio 2019.
  3. ^ Tikum Mbah Azonga, First lady departs, in West Africa, luglio 1992, p. 1350.
  4. ^ Madame est morte | Memory Lane (July 29, 1992): The Death of Jeanne-Irène Biya, su dibussi.com.
  5. ^ (EN) A Review of Notable Political Rumors from Cameroon, su dibussi.com, 20 febbraio 2006. URL consultato il 21 settembre 2024.
  6. ^ (FR) Arol Ketch, Il y a 31 ans la mort de Jeanne Irène Biya, Paul Biya se rappelle encore de la douleur, su camerounweb.live, 29 luglio 2023. URL consultato il 21 settembre 2024.
  7. ^ Motaze Louis Paul Portail du Gouvernement du Cameroun, su spm.gov.cm.
  8. ^ Thomas Deltombe, Manuel Domergue, Jacob Tatsita, Kamerun !, La Découverte, 2019.
  9. ^ Francis B. Nyamnjoh, Africa's Media, Democracy and the Politics of Belonging, Zed Books, 2005, p. 213, ISBN 978-1-84277-583-7.
  10. ^ (FR) Secrets d'Etoudi : voici les véritables parents de Franck Biya, su camerounweb.com, 24 maggio 2022.