Joachim Gottschalk (Calau, 10 aprile 1904 – Berlino, 6 novembre 1941) è stato un attore tedesco.
Dopo aver concluso gli studi liceali e aver lavorato tre anni in una nave mercantile, frequentò una scuola di recitazione a Berlino e iniziò a lavorare in teatro, dove si fece un nome grazie agli ingaggi al Teatro Altes di Lipsia e al Main's Städtische Bühne di Francoforte sul Meno.[1]
Nella seconda metà degli anni '30 divenne una stella cinematografica grazie a una serie di film in cui ricopriva il ruolo di eroe senza macchia e in cui recitava spesso al fianco della star Brigitte Horney.[1]
Sposato con l'attrice ebrea Meta Wolff, nel 1941 gli fu comunicato che moglie e figlio sarebbero stati condotti nel campo di concentramento di Theresienstadt; dopo avere infruttuosamente tentato di ottenere un visto che gli permettesse di seguire la famiglia, Gottschalk si suicidò insieme a moglie e figlio il giorno previsto per la deportazione. La sua morte non fu mai resa nota se non dopo la fine della seconda guerra mondiale.[1]
La sua vita fu il soggetto di una novella di Hans Schweikart (già suo regista nel 1940), Es wird schon nicht so schlimm, e di un film di Kurt Maetzig, Ehe im Schatten. Nel 1999 la sua tomba è stata dichiarata monumento nazionale.[1]
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