Kazım Öz

Kazım Öz al Cantor Center University di New York

Kasim Öz (Tunceli, 1973) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico curdo.

Tunceli è il nome turco della città che i curdi chiamano Dersim nel Kurdistan. Si è laureato in Ingegneria civile presso l'Università di Yildiz, Istanbul, nel 1998. Contemporaneamente ha fatto l'attore e si è occupato di cinema frequentando corsi e stage presso la Facoltà di Belle Arti di Marmara, dove poi si è laureato in Cinematografia nel 2003[1].

Nel 1999, al festival Visionaria di Siena, Dino Frisullo (1952-2003), che a lungo aveva seguito le vicende del popolo curdo, ha presentato il film Ax (Terra) del regista Kasim Öz e ha tenuto una conferenza con Annette Hennemann presso il Santa Maria della Scala di Siena[2]. Il film è la storia di un vecchio curdo che non vuole lasciare la propria terra e il proprio villaggio dove la gente è stata costretta ad andarsene ma per lui è pieno di ricordi. Il periodo dell'evento coincideva con il boicottaggio del corto poiché il corriere incaricato di portare il film in Europa fu arrestato perché sospettato di appartenere al Partito dei Lavoratori del Kurdistan[3].

Nel 2001 realizza il film Fotoğraf premiato in molti festival tra cui al VI Milano Film Festival, al XIII Trieste Film Fest, Menzione speciale al XVII Valencia Cinema Jove International Film Fest (2002) ed altri premi, menzioni e proiezioni speciali per il lungometraggio. Questo film, inserito nel programma della X edizione del New Horizons International Film Festival di Breslavia in Polonia, è stato invece rimosso in quanto tra gli sponsor figurava il Ministero della Cultura Turco[4].

Il film Zer, presentato in anteprima al XXXVI Festival del cinema di Istanbul (2017), è risultato censurato di due scene dal Ministero della Cultura e del Turismo turco per motivi politici poiché mostravano il Massacro di Dersim del 1938 in cui migliaia di curdi furono sterminati dall’esercito[5].

È stato arrestato nel 2018 con l'accusa di appartenere ad una organizzazione illegale e terroristica[4]. Rilasciato dopo due giorni ha abbandonato la Turchia[6].

L'ultimo film realizzato da Öz, insiema a Semir Arslanyürek, è stato presentato in anteprima a Parigi nel novembre del 2022 dal titolo Elif Ana. È la storia della vita di Madre Elif, una santa dell'Anatolia i cui valori sono stati la pace, l'uguaglianza, l'amore, la tolleranza e la compassione e li ha condivisi con tutti coloro che ha incontrato attorno a sé[7][8].

  • Elif Ana, 123' (2022)
  • Zer (Zero), 120' (2017)
  • Beyaz Çınar (Sicomoro bianco), 83' (2016)
  • Bir Varmış Bir Yokmuş (C'era una volta), 80' (2014)
  • Son Mevsim: Şavaklar (La scorsa stagione: Şavaklar), 90' (2010)
  • Bahoz (Tempesta), 155' (2008)
  • Dûr (Lontano), 74' (2005)
  • Fotoğraf (Il fotografo), 67' (2001)
  • Ax (Toprak), (Terra), 27' (1999)
  • Güneşe Yolculuk (Viaggio al sole), (1998)
  • Destên Me Wê Bibin Bask Emê Bifirin Herin... (Le nostre mani diventeranno ali, voleremo via...), 27' (1996)
  1. ^ (TK) Kasim Oz, in Nuovo Cinema Locatelli, 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  2. ^ Videomaker in concorso a Siena, in La Repubblica, 1º giugno 1999.
  3. ^ (EN) Suncem Kocer, Making transnational publics: Circuits of censorship and technologies of publicity in Kurdish media circulation, in American Ethnologist, vol. 40, n. 4, novembre 2013, p. 721-733. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  4. ^ a b (DE) Hazal Sipahi, Dealing with Art Censorship in Turkey: The Case of Kazım Öz’s film Zer, in Seismopolite Journal of Art and Politics, 17 maggio 2020. URL consultato il 27 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2020).
  5. ^ Luigi Locatelli, Istanbul Film Festival review #8. Censurato per motivi politici il film turco ZER: due scene oscurate, in Nuovo Cinema Locatelli, 12 aprile 2017. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  6. ^ (EN) Ana Grgić, Interview: Kazım Öz on Zer, in eefb - East European Film Bulletin, novembre, p. 2019. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  7. ^ Elif Ana, in M Movies, 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  8. ^ (TK) Abidin Çetin, ‘Elif Ana’ filminin dünya prömiyeri Paris’te yapıldı, in BirGün, 27 novembre 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN26724348 · ISNI (EN0000 0004 5434 428X · LCCN (ENno2002003659 · GND (DE108952143X · J9U (ENHE987010180013505171