Il Kime, nella pratica delle arti marziali Giapponesi, può essere definito come la contrazione massima di tutto il corpo[1], ovvero una contrazione isometrica di ogni singolo distretto muscolare. Quando si esegue una tecnica e ci si avvale del kime, tutto il corpo si contrae al massimo in modo da riuscire a sfoderare molta potenza, sia per tecniche d'attacco, sia per parate, sia per assorbire colpi che non si sono riusciti a parare. Il kime è sempre accompagnato dalla respirazione ibuki e spesso sfocia in un Kiai.