L'uomo del confine (Borderline) è un film statunitense del 1980 diretto da Jerrold Freedman.
È un film drammatico incentrato sul tema dell'immigrazione clandestina dal Messico verso gli Stati Uniti attraverso la linea di confine. Vede per protagonisti Charles Bronson, nel ruolo di un agente della United States Border Patrol, la polizia di frontiera, Ed Harris, nel ruolo di un "coyote", ossia di un trafficante di clandestini trasportati di nascosto attraverso il confine, Bruno Kirby e Bert Remsen.[1]
Il film, diretto da Jerrold Freedman su una sceneggiatura di Jerrold Freedman e Steve Kline,[2] fu prodotto da James Nelson per la Incorporated Television Company (ITC)[3] e girato a San Diego in California, al confine con il Messico,[4] con un budget stimato in 8.500.000 dollari.[5] Il film era il secondo di una serie di tre film per la quale Charles Bronson aveva firmato un contratto con la ITC Films del produttore Lew Grade. Il film ha ricevuto il supporto tecnico del Border Patrol e dell'Immigration and Naturalization Service.
Il film fu distribuito negli Stati Uniti dal 31 ottobre 1980[6] al cinema dalla Associated Film Distribution.[3] In Italia è uscito il 24 gennaio 1981.[7]
Alcune delle uscite internazionali sono state:[6]
La tagline è: "Somewhere along a thousand miles of barbed wire border the American dream has become a nightmare".[8]
Secondo il Morandini "il tema dell'immigrazione clandestina, affrontato da diversi film del cinema indipendente USA, diventa qui il pretesto per un poliziesco qualsiasi, affidato all'azione violenta e ai buoni sentimenti".[9]