La moglie di campagna | |
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Commedia in cinque atti | |
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Autore | William Wycherley |
Titolo originale | The Country Wife |
Lingua originale | Inglese |
Genere | Commedia della Restaurazione |
Ambientazione | Londra |
Pubblicato nel | 1675 |
Prima assoluta | gennaio 1675 Theatre Royal Drury Lane, Londra |
Versioni successive | |
The Country Girl di David Garrick (1766) | |
Personaggi | |
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La moglie di campagna (The Country Wife) è un'opera teatrale del commediografo William Wycherley portata al debutto a Londra nel 1675.
L'opera viene considerata uno dei massimi capolavori del genere della Commedia della Restaurazione ed è una delle poche opere dell'epoca ad essere ancora rappresentata regolarmente nei paesi anglofoni. Nonostante la fortuna sulle scene del testo di Wycherley, in occasione del suo debutto al Theatre Royal Drury Lane la commedia fu tacciata di immoralità dalle frange più conservatrici del pubblico a causa dei riferimenti sessuali espliciti.[1] L'opera fu successivamente censurata e riadattata da David Garrick, la cui versione del testo, ribattezzato La ragazza di campagna (The Country Girl), finì a tutti gli effetti per rimpiazzare il copione di Wycherley dal 1766 al 1924.
Come in molte commedie dell'epoca, anche La moglie di campagna presenta tre trame distinte che si intrecciano tra loro.
L'espediente di Harry Horner e il sub-plot legato al libertino londinese sono ispirati all'Eunuco di Terenzio, in cui il personaggio di Chèrea finge di essere stato castrato per incontrare la schiava Panfila.[2] Le disavventure matrimoniali dei coniugi Pinchwife invece sono ispirati a La scuola dei mariti (1661) e La scuola delle mogli (1662) di Molière; così come ne L'École des femmes, anche La moglie di campagna mostra i cambiamenti che avvengono in una donna provinciale quando entra in contatto con clima libertino delle città del XVII secolo ma, al contrario dell'opera di Molière, Margery non è una faciulla casta e pura come Agnes, la sua omologa francese. La trama legata a Harcourt e Alithea è tipica del teatro dell'epoca e non segue modelli letterari precisi.
La commedia ebbe la sua prima nel gennaio 1675, portata in scena dalla King's Company al Theatre Royal Drury Lane, inaugurato da meno di un anno. Il teatro, progettato da Sir Christopher Wren, offriva un palcoscenico all'avanguardia che era in grado di accomodare numerosi cambi di scena, mentre la buona acustica del Drury Lane permetteva agli attori di adottare uno stile recitativo meno enfatico e più naturale. I nomi del cast della prima furono stampati nell'edizione originale del testo, che fu data alle stampe pochi mesi dopo il debutto. Il cast annoverava Charles Hart, uno dei maggiori attori dell'epoca, nel ruolo di Hart, mentre Edward Kynaston, che fino a pochi anni prima interpretava ruoli femminili, ricopriva il ruolo di Harcourt.
Pur godendo di un buon successo commerciale, La moglie di campagna attirò da subito aspre critiche per i doppi sensi a sfondo sessuale, tanto che lo stesso Wycherley si fece beffe dei critici moralisti nella sua opera seguente, The Plain Dealer. Nel 1765 John Lee rielaborò pesantemente l'opera per mondarla di riferimenti sessuali e situazioni immorali: il personaggio di Horner fu interamente eliminato e i cinque atti della commedia furono ridotti a due.
Di maggior successo fu l'adattamento firmato da David Garrick l'anno seguente, quando The Country Girl ebbe la sua prima al Drury-Lane Theatre di Dublino. Così come Lee, anche Garrick eliminò il personaggio di Horner e rese Margery (ribattezzata Peggy) più simile all'Agnes di Molière. La trama principale di The Country Girl si focalizzava sull'amore tra Belville e Peggy, osteggiato dal suo tutore Jack Moody; il sub-plot di Alithea e Harcourt rimase virtualmente immutato, se non per il fatto che il miglior amico del giovane Harcourt non era più Horner ma uno zio di Belville dalla moralità irreprensibile.
Nonostante il valore letterario dell'opera sia nettamente inferiore a quello della commedia originale, The Country Girl entrò nel repertorio di numerose compagnie inglesi e americane e vi rimase fino agli anni 1920, quando vi fu una riscoporta dell'opera di Wycherley.[3]