Laval Nugent von Westmeath | |
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Laval Nugent von Westmeath come feldmaresciallo | |
Governatore del Veneto | |
Durata mandato | aprile 1848 – 1849 |
Monarca | Francesco Giuseppe d'Austria |
Predecessore | Ferdinand Zichy zu Zich von Vasonykeöy |
Successore | Karl von Gorzowsky |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | Sua Eccellenza |
Suffisso onorifico | Conte Nugent von Westmeath |
Professione | Militare |
Laval Nugent von Westmeath | |
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Laval Nugent von Westmeath da una litografia di Josef Eduard Teltscher, 1826 | |
Nascita | Ballynacor, 3 novembre 1777 |
Morte | Bosiljevo, 21 agosto 1862 |
Religione | Cristiana cattolica |
Dati militari | |
Paese servito | Impero austriaco Regno delle Due Sicilie |
Forza armata | Esercito imperiale austriaco Esercito delle Due Sicilie |
Arma | Esercito |
Anni di servizio | 1793 - 1862 |
Grado | Feldmaresciallo |
Comandanti | Heinrich Johann Bellegarde Federico Bianchi |
Guerre | Sesta coalizione Guerra austro-napoletana Moti del 1820-1821 Prima guerra d'indipendenza italiana Rivoluzione ungherese del 1848 |
Campagne | Campagna d'Italia (1813-1814) Campagna di Lione (1815) |
Battaglie | Battaglia di Lippa Battaglia di Massa Battaglia di Ceprano Battaglia di San Germano |
Nemici storici | Eugenio di Beauharnais Gioacchino Murat |
Comandante di | Ala destra dell'esercito austriaco |
Altre cariche | Governatore del Veneto |
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Il conte Laval Nugent von Westmeath (Ballynacor, 3 novembre 1777 – Bosiljevo, 21 agosto 1862) è stato un generale austriaco di ascendenza irlandese.
Adottato da uno zio di nazionalità austriaca, entrò nell'esercito austriaco nel 1793, divenendo colonnello nel 1807 e capo di Stato Maggiore del Corpo d'armata dell'arciduca Giovanni nel 1809. Nel 1813 condusse la campagna contro il viceré d'Italia Eugenio di Beauharnais, sconfisse i francesi e conquistò la Dalmazia, l'Istria e la Val Padana. Nel 1815 ottenne il comando in Italia: comandò l'ala destra dell'esercito austriaco nella guerra austro-napoletana, liberando Roma (30 aprile), mentre Adam Albert von Neipperg occupava Forlì, e sconfiggendo il Re di Napoli Gioacchino Murat nella battaglia di Ceprano e in quella di San Germano.
Avendo rimesso sul trono papa Pio VII, ricevette da questi un titolo nobiliare. Nel 1817 entrò al servizio di Ferdinando I delle Due Sicilie in qualità di comandante supremo dell'esercito delle Due Sicilie, sposò la contessa Giovannina Riario-Sforza che possedeva beni nella cittadina di Montepeloso (Irsina), in Basilicata. Nel 1820, a seguito della rivolta dell'esercito napoletano fra le cui file si era diffusa la Carboneria, tornò in servizio nell'esercito austriaco. Amico del banchiere ebreo di Fiume Andrea Lodovico Adamich, ampliò i suoi possedimenti in Croazia e nella città di Fiume dove fra l'altro acquistò il castello di Tersatto, ristrutturato da Giacomo Paronuzzi.
Durante la prima guerra di indipendenza italiana (1848) fu incaricato da Josef Radetzky di comandare un corpo d'armata contro il Regno di Sardegna; nello stesso anno contrastò la rivoluzione ungherese. Nel 1849 ricevette il titolo di feldmaresciallo.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 47570180 · ISNI (EN) 0000 0001 1761 8585 · SBN TO0V309470 · CERL cnp00554274 · LCCN (EN) n95104357 · GND (DE) 119377446 |
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