Le meraviglie di Aladino è un film del 1961 iniziato da Henry Levin e diretto in seguito da Mario Bava.
Il film, di genere fantastico, è tratto dal celebre racconto Aladino e la lampada meravigliosa dalla raccolta Le mille e una notte.
Un ragazzo di Baghdad entra in possesso di una lampada che racchiude al suo interno un genio capace di esaudire i desideri di chi lo evoca. Con questa lampada riesce conquistare la sua amata e a sconfiggere il perfido Gran Visir che mira a spodestare il sultano per poter prendere il potere.
Donald O'Connor firmò il contratto per recitare nel film come protagonista nell'ottobre 1960.[1] L'attore disse: «La storia di Aladino è stata fatta da tutti ma questa è la prima volta che viene trattata come una commedia».[2] Le meraviglie di Aladino fu prodotto in contemporanea con due film di Steve Reeves, Morgan il pirata e Il ladro di Bagdad, con il produttore Joseph E. Levine, lo scenografo Flavio Mogherini, il direttore della fotografia Tonino Delli Colli e gli effetti speciali di Mario Bava che lavorarono in tutti e tre i film; Levine vendette i diritti di distribuzione nel mondo alla MGM.[3]
Il film fu girato in Tunisia con aggiunte in studio a Roma. Le riprese iniziarono nel dicembre 1960. Il governo tunisino era interessato ad attrarre produzioni cinematografiche estere e quindi fu disposto a fornire assistenza, incluso il reclutamento di alcuni soldati dell'esercito come comparse.[4]
Secondo l'operatore Marcello Gatti, Henry Levin diresse l'80% circa di Le meraviglie di Aladino, mentre il contributo di Bava sul set consistette alla regia della seconda unità ed alla supervisione degli effetti speciali. Poiché Bava si occupò anche della post-produzione del film in Italia, principalmente per quanto riguarda il doppiaggio, le copie italiane e francesi del film utilizzarono nei crediti la dicitura "un film di Henry Levin, diretto da Mario Bava". Invece le copie in lingua inglese indicavano soltanto Levin come regista.[5] Tim Lucas, nel commento audio del 2020 inserito nelle edizioni DVD e Blu-Ray del film prodotte dalla Kino Lorber, disse che l'utilizzo come location di una vera moschea per una scena, causò una violenta rivolta che ebbe come conseguenza cinque morti, seguiti dall'uccisione di una guardia dell'ambasciata statunitense. Lucas raccontò che lo stesso Bava fu minacciato con vari coltelli puntati alla gola durante la rivolta, episodio che egli ricordò sempre come uno dei momenti peggiori della sua vita.
Mentre stava girando in Tunisia a dicembre, Donald O'Connor ebbe un'emorragia alla gola e fu trasportato in ospedale.[6]
Vittorio De Sica recita una piccola parte come genio della lampada. Fu occupato sul set per una sola settimana ma egli disse che l'esperienza era stata molto stancante a causa degli effetti speciali.[7]
In gennaio, O'Connor, Levin e lo sceneggiatore Henry Motofsky, oltrepassarono accidentalmente il confine tra Tunisia ed Algeria a 20 miglia a sud di Tozeur mentre effettuavano dei sopralluoghi per delle scene da girare nel Sahara e furono arrestati. Furono rilasciati dopo tre ore.[8] Le riprese terminarono nel marzo 1961.[9]